K metro 0 – Napoli – Dopo mesi di chiusura forzata a causa del lockdown, finalmente sabato 13 giugno alle ore 10,00 riapriranno i Musei Filangieri e San Gennaro a Napoli. Paolo Jorio, direttore di tutte e due i Musei, nonché regista, giornalista e conduttore radiofonico, ha fortemente voluto la riapertura di questi luoghi, per lanciare ai cittadini e turisti,
K metro 0 – Napoli – Dopo mesi di chiusura forzata a causa del lockdown, finalmente sabato 13 giugno alle ore 10,00 riapriranno i Musei Filangieri e San Gennaro a Napoli. Paolo Jorio, direttore di tutte e due i Musei, nonché regista, giornalista e conduttore radiofonico, ha fortemente voluto la riapertura di questi luoghi, per lanciare ai cittadini e turisti, dopo il lockdown, un segnale di rinascita e ritorno della città alla quotidianità, ma con delle regole che dovranno essere rispettate.
Il Museo civico Gaetano Filangieri è un museo privato a Napoli, allestito nel quattrocentesco palazzo Como, dedicato alle arti applicate, alla scultura, alla pittura e alla conservazione di libri antichi, riaperto nel 2012 dopo 13 anni di chiusura. La progettazione e l’allestimento del museo si devono alla perspicacia di Gaetano Filangieri, principe di Satriano, che nel 1881 avanzò la proposta al Consiglio comunale di allocare le sue raccolte d’arte in quel che restava del celebre Palazzo Como. La collezione, eterogenea per materiali, vanta più di 3.000 oggetti, di varia provenienza e datazione. Sono raccolti esemplari di arti applicate, come maioliche, porcellane, avori, armi e armature, medaglie, dipinti e sculture dal XVI al XIX secolo, pastori presepiali del XVIII e XIX secolo ed anche una biblioteca dotata di circa 30.000 volumi ed un archivio storico con documenti dal XIII al XIX secolo.
L’altro Museo, pronto a riaprire, è dedicato all’esposizione di preziose opere relative al Tesoro di San Gennaro: polo di elevatissimo valore storico-artistico e spirituale, considerato tra i più ricchi al mondo. Al suo interno gioielli, oggetti preziosi, documenti, argenti e dipinti donati nel corso dei secoli al Santo da Papi, sovrani e uomini illustri. Nella Sacrestia, poi, si aggiungono affreschi di celebri artisti, tra i quali Luca Giordano, Massimo Stanzione e Domenichino.
I gioielli del Tesoro di San Gennaro sono delle opere di inestimabile valore artistico ed economico realizzati dagli esperti orafi della Scuola Napoletana e comprendono, tra i pezzi più celebri: la Collana di San Gennaro, risalente al 1679, composta da tredici grosse maglie in oro massiccio alle quali sono appese croci tempestate di zaffiri e smeraldi; la Mitra d’argento dorato, risalente al 1713, con oltre 3694 rubini, smeraldi e brillanti; il Manto di San Gennaro, coperto di pietre preziose e di smalti raffiguranti le insegne araldiche del casato; il Calice d’oro tempestato di rubini, smeraldi e brillanti, risalente al 1761.
Nel rispetto della normativa anti Covid è’ d’obbligo per accedere alle visite: la prenotazione on line o telefonica per meglio gestire l’afflusso dei visitatori ed evitare assembramenti, la mascherina, la segnaletica di distanza sociale, la misurazione della temperatura corporea all’entrata, con divieto di accesso, ovviamente, di chi supera i 37,5°. Inoltre sarà possibile scaricare gratuitamente sul proprio cellulare (Ios e Android), senza quindi dover usufruire dei tablet e delle cuffiette fornite dalla biglietteria, l’applicazione mobile con la Guida Multimediale multilingue.
Il Museo Del Tesoro di San Gennaro e il Museo Filangieri hanno pensato anche ad un biglietto scontato a 5 euro, invece l’acquisto di un biglietto unico avrà un costo di 8 euro.