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FED, riunione oggi, Muller alla BCE limitare deviazioni acquisti su titoli di Stato

FED, riunione oggi, Muller alla BCE limitare deviazioni acquisti su titoli di Stato

K metro 0 – Francoforte – Giornata importante per i mercati oggi, che attendono i risultati della riunione della Federal Reserve che, secondo le stime degli analisti, non toccherà i tassi Usa, ma potrebbe fornire un quadro aggiornato sulle prospettive dell’economia anche dopo gli ultimi dati incoraggianti sull’occupazione. Nella riunione di oggi, fissata alle ore

K metro 0 – Francoforte – Giornata importante per i mercati oggi, che attendono i risultati della riunione della Federal Reserve che, secondo le stime degli analisti, non toccherà i tassi Usa, ma potrebbe fornire un quadro aggiornato sulle prospettive dell’economia anche dopo gli ultimi dati incoraggianti sull’occupazione. Nella riunione di oggi, fissata alle ore 20.00 italiane, la Federal Reserve annuncerà la sua decisione di politica monetaria a cui seguirà la conferenza stampa del governatore Jerome Powell.

È importante ricordare che nel mese di maggio l’economia americana ha aggiunto oltre 2,5 milioni di posti di lavoro ed il tasso di disoccupazione è sceso dal 14,7% al 13,3%.

In tale contesto, alcuni investitori ritengono che ci sia la possibilità che la Fed, potrebbe cambiare la propria politica dei tassi di interesse, decidendo di adottare misure di controllo della curva dei rendimenti per guidare i rendimenti dei titoli del Tesoro a 10 anni. È probabile che l’incertezza sull’esito della riunione della Fed manterrà il dollaro sotto pressione poiché è in gioco molto di più.

Inoltre, nella giornata di oggi le banche centrali statunitensi pubblicheranno anche le prime proiezioni economiche da quando è scoppiata la pandemia di Coronavirus che ha fatto precipitare il paese nella recessione.

Secondo le stime dovrebbe verificarsi un crollo della produzione quest’anno e i tassi di interesse vicini allo zero per i prossimi anni. Il dollaro australiano è salito dello 0,46% a $ 0,6990, a meno di un massimo di 11 mesi. Anche il dollaro neozelandese è aumentato dello 0,5% verso il suo massimo da fine gennaio.

Intanto, in attesa del vertice della Fed arrivano i commenti del membro del Consiglio direttivo della BCE Madis Muller che ha affermato: la Banca centrale europea dovrebbe limitare l’entità delle deviazioni dei suoi acquisti dei titoli di Stato dalla quota di partecipazione di ogni Paese nell’istituto centrale, anche conosciuto come “capital key” della Bce. Le aspettative di inflazione a breve termine sono molto basse. Il PEPP dovrebbe essere un programma temporaneo”.

La BCE la scorsa settimana ha aumentato il PEPP di 600 miliardi di euro, su questo Muller ha aggiunto: “Se la crescita economica si riprende nella seconda metà dell’anno secondo le previsioni della BCE e le prospettive di inflazione non si indeboliscono in modo significativo, probabilmente non sarà necessario un ulteriore aumento degli acquisti di attività”.

Nel frattempo, la Bce è alle prese con la creazione di un piano chiamato “bad bank” che ha lo scopo di frenare i danni causati dalla crisi del Covid. Si tratta di un piano per far fronte a centinaia di miliardi di euro di potenziali crediti secondo quanto riferito a Reuters da due persone coinvolte nel progetto. L’obiettivo di tale programma è quello di tutelare le banche commerciali da qualsiasi nuova ricaduta della crisi, nel caso in cui l’aumento della disoccupazione comprometta la possibilità di rimborsare i prestiti. Il piano prevede che il Meccanismo europeo di stabilità, l’istituzione Ue che può fornire assistenza finanziaria ai Paesi dell’area dell’euro o alle banche, svolga un ruolo di garante della bad bank, secondo quanto riportano queste fonti a Reuters.

Secondo lo schema allo studio, la bad bank emetterebbe obbligazioni che le banche della zona euro acquisterebbero in cambio di portafogli in negativo. Le banche potrebbero poi depositare quei bond presso la Bce come collaterale dei finanziamenti erogati da Francoforte. Pertanto, le principali banche dell’Unione potrebbero essere chiamate a unire le forze per sostenere questo progetto.

Mentre i Paesi europei sono impegnati a promuovere il piano da 750 miliardi di euro per aiutare le economie colpite dalla pandemia, l’idea di una bad bank e il progetto della Bce potrebbero essere discussi tra i governatori delle banche centrali e i ministri nel corso di quest’anno.

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