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Ue, la qualità delle acque di balneazione rimane elevata

Ue, la qualità delle acque di balneazione rimane elevata

K metro 0 – Bruxelles – I risultati della valutazione delle acque di balneazione della banca dati WISE sulla qualità delle acque di balneazione (dati tratti dalle relazioni annuali 2019 degli Stati membri dell’UE, Albania e Svizzera), pubblicati dell’European environment agency (Eea) e dalla Commissione europea, evidenziano che “La qualità delle acque di balneazione europee

K metro 0 – Bruxelles – I risultati della valutazione delle acque di balneazione della banca dati WISE sulla qualità delle acque di balneazione (dati tratti dalle relazioni annuali 2019 degli Stati membri dell’UE, Albania e Svizzera), pubblicati dell’European environment agency (Eea) e dalla Commissione europea, evidenziano che “La qualità delle acque di balneazione europee rimane elevata” e che “Poco meno dell’85% dei siti di nuoto in Europa monitorati nel 2019 soddisfano gli standard di qualità “eccellenti” più elevati e rigorosi dell’Unione europea”.

Il direttore esecutivo dell’Eea, Hans Bruyninckx ha affermato, “il monitoraggio e la valutazione regolari delle acque di balneazione sono essenziali per garantire che manteniamo la già altissima qualità in tutta Europa e, ove necessario, adottiamo misure efficaci per affrontare l’inquinamento delle acque. Le acque di balneazione più pulite non solo favoriscono la nostra salute e il nostro benessere, ma anche la salute dell’ambiente”

Tuttavia, a causa dell’epidemia di coronavirus e delle misure restrittive messe in atto in Europa, l’Eea consiglia di «chiedere informazioni aggiornate alle autorità locali e nazionali e agli operatori delle spiagge in merito alle misure di sicurezza nei siti di balneazione.

In base alla nota informativa quasi tutti i 22 295 siti di balneazione del continente monitorati lo scorso anno (di cui 21 981 si trovavano nei 28 Stati membri dell’UE, Regno Unito incluso) hanno soddisfatto i requisiti minimi di qualità. Anche l’Albania e la Svizzera hanno monitorato e comunicato la qualità dei siti di balneazione e i loro dati sono inclusi nella valutazione.

I risultati specifici hanno mostrato solo un lieve calo dei siti che rispettano i requisiti più elevati (qualità “eccellente”) e quelli minimi (qualità “sufficiente”) stabiliti dalla direttiva dell’UE sulle acque di balneazione: l’85% dei siti di balneazione in Europa è stato valutato di qualità “eccellente”, il 95 % soddisfa i requisiti minimi per una qualità “sufficiente”. Nella nota informativa si rileva inoltre che nei siti balneabili costieri la qualità è migliore rispetto alle zone interne.

Di tutti i siti monitorati in Europa lo scorso anno il numero di quelli valutati nel complesso “scarsi” si è attestato all’1,3 %. Tale cifra non ha subito grandi variazioni dal 2013, quando il dato era del 2 %, rispecchiando i miglioramenti a lungo termine della qualità delle acque di balneazione europee.

Virginijus Sinkevičius, commissario per l’Ambiente, gli oceani e la pesca, ha commentato: “Le acque di balneazione pulite sono qualcosa che generalmente diamo per scontato, ma sono invece uno dei successi collettivi europei. Sono il risultato del duro lavoro di molte persone nel corso di molti anni. La relazione di quest’anno conferma ancora una volta che i cittadini europei possono godere di standard di qualità molto elevati quando si immergono nelle acque europee e che occorre adottare tutte le misure necessarie per continuare in questa direzione.”

Negli ultimi 40 anni la qualità europea delle acque di balneazione è notevolmente migliorata da quando è stata introdotta la direttiva UE sulle acque di balneazione. Oltre al rapporto di quest’anno, l’Eea ha anche pubblicato una mappa interattiva aggiornata che  mostra le prestazioni di ciascun sito di balneazione. Sono inoltre disponibili Rapporti paese aggiornati  e ulteriori informazioni sull’attuazione della direttiva nei diversi paesi.

Nelle prossime settimane, La Commissione Ue intende avviare una valutazione della direttiva con l’intenzione di analizzare quel che ha funzionato e no. Poi, su questa base, deciderà se adottare ulteriori iniziative per migliorare il funzionamento della direttiva.

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