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Giornata Mondiale degli Oceani, l’8 giugno

Giornata Mondiale degli Oceani, l’8 giugno

K metro 0 – Roma – “Alcuni potrebbero essere sorpresi nel leggere che gli organismi scoperti a profondità estreme vengono utilizzati per accelerare il rilevamento di COVID-19, e probabilmente ancora di più per studiarlo, è l’ambiente che potrebbe dare una soluzione all’umanità”, si legge nel sito delle Nazioni Unite, che ha istituito la Giornata Mondiale degli Oceani nel

K metro 0 – Roma – “Alcuni potrebbero essere sorpresi nel leggere che gli organismi scoperti a profondità estreme vengono utilizzati per accelerare il rilevamento di COVID-19, e probabilmente ancora di più per studiarlo, è l’ambiente che potrebbe dare una soluzione all’umanità”, si legge nel sito delle Nazioni Unite, che ha istituito la Giornata Mondiale degli Oceani nel 1992, durante il vertice sull’ambiente di Rio De Janeiro.

Un valido motivo, visto che non sempre pensiamo all’importanza dell’oceano per la salute pubblica, per riflettere e ricordare a tutti quale ​​ruolo hanno gli oceani nella vita quotidiana, sono i motori del nostro pianeta e forniscono una gran parte dell’ossigeno che respiriamo, un’importante fonte di cibo e medicine e una parte critica della biosfera.

La XXVIII Giornata Mondiale degli Oceani vuole comunicare al pubblico l’influenza delle azioni degli uomini sull’oceano, dare vita ad un movimento mondiale di cittadini per l’oceano, mobilitando e unendo il popolo di tutto il globo in un progetto per la gestione sostenibile degli oceani del mondo, su come il compartimento privato possa collaborare con le comunità per mantenere l’economia blu.

La Giornata Mondiale degli Oceani 2020 è dedicata alla “Innovazione per un oceano sostenibile”, relativa all’introduzione di nuovi criteri, idee o prodotti, un termine dinamico e fondamentalmente pieno di speranza. La ricorrenza quest’anno si svolgerà in forma virtuale, in collaborazione con Oceanic Global, mostrerà i mutamenti di tutto il mondo in settori di necessità promettenti e fornirà una piattaforma per i leader di pensiero di diversa estrazione, che stanno tracciando nuove strade per la salute del nostro oceano e del nostro pianeta.

Tutti gli eventi dedicati, che si svolgeranno dall’8 al 14 giugno 2020, esamineranno le innovazioni in tutte le categorie tra cui tecnologia, infrastruttura di sistemi, gestione delle risorse, prodotti di consumo, finanza ed esplorazione scientifica, mostrando come queste innovazioni potranno essere trasformate in soluzioni di lunga durata.

In tutto questo non possiamo non pensare al ruolo egli oceani nella produzione economica e qual è l’impatto umano sull’economia del mare.  L’uso sostenibile dell’oceano e delle sue risorse per lo sviluppo economico e i mezzi di sussistenza ha effetti di enorme portata, così grande che la sua protezione è un obiettivo significativo delle Nazioni Unite.

Il valore economico di tutti gli oceani si esprime sia per la loro produzione diretta, sia per gli eventuali impatti indiretti che producono. Secondo il WWF, queste attività combinate sono valutate intorno ai 24 trilioni di dollari, così suddivisi:

Produzione diretta: Pesca marina, barriere coralline, alghe e mangrovie. Valore totale: $6.9T.

Commercio e trasporti: Corsie di commercio navali. Valore totale: $5.2T.

Attività adiacenti: Costiera produttiva, assorbimento del carbonio. Valore totale: $7.8T e $4.3T rispettivamente, ad esempio turismo, educazione/conservazione (come posti di lavoro creati).

11 anni di studi scientifici hanno monitorato l’effetto globale delle attività umane in diversi ambienti marini, tanto che i ricercatori hanno individuato quattro categorie principali di fattori di stress tra il 2003 e il 2013, come: il Cambiamento climatico con temperatura della superficie del mare, acidificazione degli oceani e innalzamento del livello del mare;  Oceano: Spedizioni/Commercio; a terra: Inquinamento da sostanze nutritive, inquinamento chimico organico, inquinamento umano diretto, inquinamento luminoso; Pesca: pesca commerciale e artigianale, come anche  i metodi di pesca a strascico.  Anche i livelli di inquinamento sono aumentati per molti ecosistemi: l’inquinamento della plastica, ormai noto, particolarmente dannoso. Il World Economic Forum prevede, entro il 2050, più plastica nell’oceano che pesci, a livello di peso complessivo.

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