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Ue. Sassoli vede Von der Leyen e Michel sul Recovery Plan

Ue. Sassoli vede Von der Leyen e Michel sul Recovery Plan

K metro 0 – Bruxelles – Il presidente del Parlamento europeo David Sassoli oggi ha avuto uno scambio di vedute con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, in vista del prossimo Consiglio europeo del 19 Giugno. Al centro dei colloqui il pacchetto costituito da

K metro 0 – Bruxelles – Il presidente del Parlamento europeo David Sassoli oggi ha avuto uno scambio di vedute con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, in vista del prossimo Consiglio europeo del 19 Giugno.

Al centro dei colloqui il pacchetto costituito da NextGenerationEU e dal QFP. Sassoli ha ribadito che: “La posizione del Parlamento è che il pacchetto si può migliorare ma attenzione a non tornare indietro. Il dialogo tra le istituzioni europee in questo momento è particolarmente importante per dare una risposta rapida ai cittadini”. Sassoli, infine, ha invitato i due presidenti ad un confronto costante e ad incontrare le diverse istanze dell’Europarlamento nelle prossime settimane.

La risposta alla crisi del Coronavirus da parte degli Stati membri e dell’Unione europea è stata forte ma, allo stesso tempo, ha aumentato il rischio di differenza e frammentazione tra paesi, ha detto il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, nel suo intervento all’evento virtuale del Peterson Institute for International Economics (Piie). Gentiloni ha spiegato che “c’è stata una veloce reazione” in quanto “la prima azione è della metà di marzo”. Il commissario ha sottolineato che “ci sono state 3 decisioni importanti”: quella della Banca centrale europea, con il Programma di acquisto di emergenza in caso di pandemia (Pepp), “che è stato rafforzato poche ore fa” e altre due decisioni, la sospensione del Patto di stabilità e crescita e la sospensione delle tradizionali regole sugli aiuti di Stato. “Queste due decisioni hanno permesso ai paesi membri di dispiegare il loro potere fiscale, dimenticando per il momento le regole, i limiti” eccetera.

“Quindi, iniziative molto forti da parte degli Stati membri”, ma che “hanno aumentato il rischio di differenze tra Stati membri, di problemi nella parità di condizioni all’interno del nostro mercato unico e di frammentazione specialmente tra Stati membri della zona euro”, ha aggiunto. “Non sto parlando solo dell’importanza macroeconomica, che è lì, parliamo di 750 miliardi di euro, ma è molto importante la decisione che è la Commissione europea che va sui mercati, prende in prestito questi 750 miliardi di euro e li distribuisce con donazioni a fondo perduto o, in parte minore, con prestiti tra gli Stati membri interessati.

Questo è senza precedenti e forse è un passaggio verso la direzione strategica di avere nella Ue non solo una politica monetaria comune, che c’è già per almeno 19 paesi membri, ma anche l’inizio di una vera politica comune fiscale”, ha proseguito. “In 75 giorni è successo qualcosa che era davvero impossibile prevedere 4 o 5 mesi fa”, ha concluso Gentiloni. La Commissione europea sta incoraggiando i paesi membri a proporre i loro piani nazionali di ripresa già in autunno, così da arrivare pronti alla prossima primavera quando inizierà l’esborso delle risorse.

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Joseph Villeroy
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