K metro 0 – Berlino – La Germania guarda al suo futuro economico con ottimismo. Il ministro dell’economia tedesco Peter Altmaier ha dichiarato proprio oggi che il suo obiettivo …
K metro 0 – Berlino – La Germania guarda al suo futuro economico con ottimismo. Il ministro dell’economia tedesco Peter Altmaier ha dichiarato proprio oggi che il suo obiettivo è quello di far tornare il Paese una delle più grandi economie europee.
Altmaier, ha dichiarato ai giornalisti: “C’è luce alla fine del tunnel, l’economia della Germania dovrebbe recuperare il colpo subito in termini di Pil entro la seconda metà del 2022”. Le sue parole arrivano dopo che ieri la coalizione di governo della cancelliera Angela Merkel ha concordato un pacchetto di stimoli pari a 130 miliardi di euro per accelerare la ripresa della Germania dopo la crisi causata dal coronavirus. Si tratta di un elenco dettagliato di 57 punti, che segnano il percorso che il governo ha delineato per l’economia e la società tedesca. Il piano è articolato e mira a contrastare gli effetti negativi della crisi imprenditoriale su lavoro, commercio, impresa, consumo; inoltre punta a sostenere una ripresa qualitativa, puntando su innovazione, digitalizzazione, processi eco-sostenibili. Tra i punti più importanti spicca la riduzione a partire dal 1° luglio e sino alla fine dell’anno dell’Iva dall’attuale 19 al 16% e dell’aliquota ridotta dal 7 al 5%.
Intanto i mercati hanno recuperato la stabilità dopo le cadute registrate nel mese di marzo a causa della pandemia che ha lasciato ancora molte questioni irrisolte a cui i politici dovrebbero rispondere, ha affermato un alto funzionario della Banca d’Inghilterra secondo quanto riporta la Reuters. Andrew Hauser, direttore esecutivo della BoE per i mercati, nel corso di un webinar di Bloomberg ha affermato: “I mercati finanziari potrebbero essere nuovamente sotto pressione se ci fosse un’altra ondata globale dell’infezione o se i dati economici risultassero negativi”.
Nel frattempo, le vendite al dettaglio dell’area dell’euro registrano una flessione ad aprile, poiché gli acquisti sono diminuiti per quasi tutti i prodotti, compresi cibi e bevande.
L’agenzia statistica Eurostat fa sapere oggi che le vendite nei 19 paesi della zona euro sono diminuite dell’11,7% ad aprile da marzo e del 19,6% su base annua. Questo avviene rispetto alle aspettative del mercato rispettivamente del 15,0% e del 22,3%, secondo un sondaggio degli economisti di Reuters. L’unico dato positivo è stato un netto aumento del 10,9% delle vendite per corrispondenza e acquisti su Internet.
Un calo lo hanno subito anche le vendite di prodotti alimentari, bevande, tabacco, prodotti farmaceutici. Il calo più marcato è stato per il carburante per autotrazione, abbigliamento, calzature e tessuti.
Le cadute mensili più forti per paese si sono verificate a Malta e in Irlanda, quest’ultima dopo un leggero aumento a marzo. Rispetto all’anno precedente, le maggiori flessioni sono state in Francia e Spagna. Non ci sono dati per il mese di aprile per Cipro, Grecia e Italia. La Finlandia è stato l’unico paese a registrare una crescita, con vendite in aumento dello 0,3% da marzo.