K metro 0 – Madrid – Il premier spagnolo Pedro Sanchez intende chiedere al Parlamento un’ulteriore proroga dello stato di emergenza, fino al 21 giugno. Lo riporta El Pais.
K metro 0 – Madrid – Il premier spagnolo Pedro Sanchez intende chiedere al Parlamento un’ulteriore proroga dello stato di emergenza, fino al 21 giugno. Lo riporta El Pais.
Sanchez, ha confermato oggi che chiederà al Congresso una” ultima e definitiva” proroga, di altri 15 giorni, fino al 21 giugno; il Premier ha affermato che sarà un periodo “molto diverso” e “molto più leggero”, ma “necessario” per completare il processo di de-escalation. Infatti, stamattina, nel corso di una videoconferenza Sanchez parlando con le comunità autonome ha affermato che l’obiettivo è quello di sconfiggere l’epidemia di coronavirus e che le comunità avranno la “gestione totale” durante la terza fase, prima di revocare le restrizioni di movimento alla popolazione. Il governo intende sottoporre la richiesta il prossimo mercoledì al voto del Congresso, dove si è assicurato l’appoggio necessario per l’approvazione grazie ad un accordo con i repubblicani catalani di Erc e con i baschi di Pnv.
Nel frattempo, continua la tensione politica nel Paese. Risuonano nella bocca di alcuni politici parole come “colpo di stato”, “dittatura”, mentre a livello istituzionale si consuma un grave scontro fra governo e polizia. La scorsa settimana El Paìs, ha pubblicato un’intervista alla Ministra della Difesa che si intitola “nessun rischio di insubordinazione della Guardia Civil”. Oggi, sempre su El Paìs un articolo analizza come l’ultradestra di Vox stia incoraggiando il malessere di settori delle forze dell’ordine verso il Governo, mentre su El Diario si parla di una vera resistenza dei settori conservatori dello Stato verso l’esecutivo, con l’obiettivo sempre più evidente di ritornare alle urne.
Nel Frattempo, l’ambasciatore spagnolo in Francia, José Manuel Albares intervistato dal giornale la Croix ha detto: “quest’estate, tutti sono i benvenuti” – ha aggiunto – “La parte più difficile è dietro di noi. Le misure adottate durante la crisi sanitaria, il contenimento e la chiusura di tutte le attività economiche non essenziali, si sono dimostrate efficaci e oggi la curva delle infezioni e delle vittime sta davvero diminuendo. È un successo”. Parlando di turismo, l’ambasciatore ha sottolineato: “raddoppieremo la qualità e la professionalità del settore turistico spagnolo con sicurezza e salute. Abbiamo stabilito 21 protocolli di sicurezza pubblica per ogni settore del turismo, dal campeggio agli hotel a 5 stelle, agli impianti sportivi, per garantire la qualità” – aggiunge – “E vorremmo che l’Europa armonizzasse gli standard. Nelle discussioni a Bruxelles, il nostro Ministro del Turismo è stato in prima linea nell’instaurare questa armonizzazione.”
“Anche il nostro sistema sanitario pubblico è pronto” – sottolinea – “E ripeto, tutte le prenotazioni sono aperte per tutte le gamme del turismo. Quest’estate, chiunque è il benvenuto in Spagna. Stiamo lavorando per rendere il 2020 una normale stagione turistica”.
Il bilancio delle vittime del coronavirus in Spagna, secondo i dati resi noti, è di 27.127, con un costante calo dei decessi giornalieri.