K metro 0 – Mosca – I russi esposti a malattie infettive o che lavorano in ambienti ad alto rischio potrebbero essere soggetti a sanzioni per il rifiuto della vaccinazione obbligatoria, secondo le nuove normative; la notizia arriva quando il paese ormai si avvicina a quasi 400.000 casi di infezione da Covid-19.

Le violazioni delle norme esistenti in materia di sicurezza epidemiologica, come il rifiuto della “vaccinazione profilattica” o il mancato “controllo medico”, comporteranno multe se verranno approvate le modifiche al Codice dei reati amministrativi – introdotte dal ministero della Giustizia. Secondo la stampa russa, le penalità proposte vanno da un massimo di circa 7000 rubli per gli individui e fino a circa 30.000 rubli per le organizzazioni. Comunque le sanzioni si applicheranno solo a coloro che rischiano di essere infettati durante l’assistenza a pazienti contagiosi, “lavorando con sangue e fluidi biologici umani”, quindi le persone che lavorano in queste aree dovranno essere vaccinate, ha detto un portavoce di Rospotrebnadzor.

La vaccinazione è un argomento caldo in Russia, alcune persone si oppongono o ritardano la vaccinazione dei propri figli. L’ente predisposto al controllo sanitario del paese ha dichiarato sabato che la maggior parte dei cittadini, in quanto non in contatto con ambienti ad alto rischio, sarà esente da sanzioni. Intanto, il ministero della Giustizia ha affermato che il rifiuto della vaccinazione per “motivi di coscienza” non porterà a sanzioni, ma coloro che devono essere immunizzati prima di viaggiare all’estero saranno soggetti a multe.

La notizia arriva mentre i ricercatori russi lavorano freneticamente su un vaccino per il Covid-19, gli scienziati affermano che il personale sanitario in prima linea e gli anziani dovrebbero essere i primi a riceverlo. Le autorità sanitarie russe hanno registrato altri 9.268 casi di coronavirus, portando il totale delle infezioni finora a 405.843. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 138 nuovi decessi da Covid-19, per un totale di 4.693 morti.

A Mosca, dove è stata registrata la maggior parte dei casi di Covid-19, la quarantena è stata prorogata per altre due settimane, oltre la precedente scadenza del 31 maggio.