K metro 0 – Roma – “I tedeschi amano visitare l’Italia e convivere con gli italiani, non sorprende che siano in assoluto i più assidui visitatori del Bel Paese. Ci auguriamo tutti di poter ricominciare al più presto a viaggiare in Italia e poter di nuovo godere dell’amicizia, degli scambi, della cultura, delle città d’arte, dei
K metro 0 – Roma – “I tedeschi amano visitare l’Italia e convivere con gli italiani, non sorprende che siano in assoluto i più assidui visitatori del Bel Paese. Ci auguriamo tutti di poter ricominciare al più presto a viaggiare in Italia e poter di nuovo godere dell’amicizia, degli scambi, della cultura, delle città d’arte, dei paesaggi, del mare… e di poter imparare gli uni dagli altri”. Così l’ambasciatore tedesco a Roma, Viktor Elbling, che nel nostro Paese ha vissuto da bambino, avendo la madre di origine italiana.
“Dopo quello che abbiamo vissuto negli ultimi mesi – spiega poi, parlando con l’Adnkronos – la priorità dev’essere rivolta a garantire di poter viaggiare e di poter farlo in sicurezza. Per questo, il coordinamento con i nostri partner europei è fondamentale. Dopo i colloqui della settimana scorsa, il ministro Maas ha annunciato che vede buone prospettive per un approccio comune che ci permetta presto di intraprendere viaggi e fare turismo”.
Lunedì scorso, il ministro tedesco si era consultato con i colleghi dei paesi scelti come mete più frequenti dai suoi concittadini – tra cui l’Italia – per decidere come revocare gradualmente le restrizioni in vigore sugli spostamenti. Alla videoconferenza erano invitati i rappresentanti di Spagna, Italia, Austria, Grecia, Croazia, Portogallo, Malta, Slovenia, Cipro e Bulgaria per trattare di norme sull’ingresso, sulla quarantena e di cooperazione tra autorità sanitarie. Pochi giorni fa, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha lanciato un appello attraverso le pagine della Bild, esortando i cittadini tedeschi a venire a trascorrere le vacanze da noi e assicurando che l’Italia è pronta ad accogliere i turisti anche europei, “ovviamente in sicurezza”.
RECOVERY FUND – Per rispondere alla crisi provocata dalla pandemia di coronavirus “c’è bisogno del Recovery Fund” e che questo metta a disposizione “somme notevoli” per i Paesi più colpiti, a partire dall’Italia, dice l’ambasciatore Elbling, ribadendo che con il Recovery Fund si punta ad “una Ue più forte, più sovrana e più solidale”. “L’Unione Europea sta affrontando la crisi più grave dalla sua storia. La Germania ha espresso dall’inizio la sua solidarietà umanitaria e finanziaria verso i paesi più colpiti, tra cui l’Italia”, riafferma Elbling, ricordando che “sono già state approvate delle misure ampie a livello europeo con le garanzie della Bei, con Esm e Sure”.
“Siamo però tutti consapevoli che questo non basterà – ammette – Per mantenere la coesione in Europa e dare la possibilità ai paesi più colpiti di rispondere alla crisi in maniera adeguata, c’è bisogno del Recovery Fund”. “L’idea – assicura l’ambasciatore – è mettere a disposizione delle somme notevoli per i paesi colpiti dalla crisi. L’obiettivo è che l’Ue ne esca più forte, più sovrana e più solidale”.
PROPOSTA FRANCO-TEDESCA – L’ambasciatore torna poi a spiegare il senso della proposta fatta nei giorni scorsi dalla cancelliera tedesca Angela Merkel e dal presidente francese Emmanuel Macron per un Fondo da 500 miliardi di euro in trasferimenti per rispondere alla crisi provocata dalla pandemia di coronavirus. “La proposta franco-tedesca vuole offrire un impulso alla ricerca di una soluzione comune tra i 27 stati membri. Ora, aspettiamo la proposta della Commissione Europea sul Recovery Fund e il Quadro finanziario pluriennale” dice Elbling. “I lavori continueranno su quella base e la Germania – assicura, parlando con l’Adnkronos – farà della conclusione di questi lavori una delle priorità della sua presidenza del Consiglio dell’Ue nella seconda metà dell’anno”.