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Gb. Premio Nobel Nurse: gestione crisi, mancanza leadership

Gb. Premio Nobel Nurse: gestione crisi, mancanza leadership

K metro 0 – Londra – Paul Nurse, genetista vincitore del premio Nobel e direttore del Francis Crick Institute di Londra, fa un duro attacco alla mancanza di leadership britannica nella gestione dell’epidemia del Covid-19. Lo scienziato ha dichiarato alla radio della BBC: “chi è effettivamente responsabile delle decisioni prese? Chi sta sviluppando la strategia

K metro 0 – Londra – Paul Nurse, genetista vincitore del premio Nobel e direttore del Francis Crick Institute di Londra, fa un duro attacco alla mancanza di leadership britannica nella gestione dell’epidemia del Covid-19. Lo scienziato ha dichiarato alla radio della BBC: “chi è effettivamente responsabile delle decisioni prese? Chi sta sviluppando la strategia il funzionamento della stessa? Tutto il Paese, compresi gli operatori sanitari, definiti i “leoni” schierati in prima linea hanno bisogno di un supporto maggiore. Siamo alla disperata ricerca di una chiara leadership a tutti i livelli per gestire la pandemia”.

Il governo guidato dal premier Boris Johnson è stato pesantemente criticato da più parti: politici dell’opposizione, sindacati e scienziati lo accusano di essere troppo lento nell’introdurre le misure di blocco, nel fare test di massa e nel trovare dispositivi di protezione per il personale medico. Le statistiche ufficiali mostrano che il bilancio delle vittime del COVID-19 nel Regno Unito ha raggiunto quasi 36.393, risultando il paese più colpito in Europa.

Dal canto suo il Governo si è difeso, affermando di seguire i consigli provenienti dal mondo scientifico e di prendere le decisioni appropriate nei tempi giusti. Tuttavia, il premio Nobel, Paul Nurse, ha affermato che il governo e i suoi consulenti scientifici devono definire una strategia chiara e quindi imparare dagli errori.

Infine, confermata la notizia di quarantena obbligatoria di 14 giorni per tutti i visitatori che arriveranno o rientreranno nel Regno Unito a partire dall’8 giugno, anche senza sintomi. Il provvedimento vale per chiunque arrivi sull’isola – in aereo, via mare, in treno o in auto – e da ogni Paese, Irlanda esclusa; l’unica ulteriore eccezione riguarderà per ora gli autisti di tir, i medici impegnati sul fronte del coronavirus e i lavoratori agricoli stagionali. Sarà riesaminato dal governo ogni 3 settimane sulla base del parere dei suoi consulenti scientifici. I visitatori dovranno indicare un luogo di residenza e un numero di telefono e saranno soggetti a controlli: sono ammesse sistemazioni in hotel, in casa propria, di familiari o di amici; in assenza di prenotazioni saranno le autorità a indicare un albergo. Le autorità doganali potranno rifiutare l’ingresso nel Paese a chi non sia in condizione di rispettare queste misure, sono inoltre previste multe fino a 1000 sterline per i trasgressori.

Anche la Francia ha imposto un periodo di quarantena di 14 giorni, ma solo per tutti coloro che arrivano dalla Gran Bretagna. Si tratta di una contromisura adottata in segno di “reciprocità” per la decisione di Londra di richiedere un isolamento di due settimane per chiunque arrivi dall’estero a partire dal prossimo 8 giugno, scrive il Guardian.

Le autorità sanitarie britanniche hanno diffuso un nuovo aggiornamento sull’epidemia di coronavirus. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 351 nuovi decessi, portando il totale a 36.393 vittime. Nella sola giornata di ieri sono stati eseguiti 140.497 test, per un totale di 3.231.921 test eseguiti su 2.144.626 persone. I nuovi casi rilevati sono 3.287. Il totale dei contagi rilevati dall’inizio dell’epidemia è di 254.195 casi positivi.

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