K metro 0 – Jobsnews – Brasilia – Salgono a 5.125.612 i casi confermati di Covid-19 nel mondo, secondo il conteggio della Johns Hopkins University, che vede gli Stati Uniti ancora in testa per numero di contagi, seguiti da Russia (326.448 casi) e Brasile diventato il terzo Paese più colpito al modo con 310.087 infetti.
K metro 0 – Jobsnews – Brasilia – Salgono a 5.125.612 i casi confermati di Covid-19 nel mondo, secondo il conteggio della Johns Hopkins University, che vede gli Stati Uniti ancora in testa per numero di contagi, seguiti da Russia (326.448 casi) e Brasile diventato il terzo Paese più colpito al modo con 310.087 infetti.
Il Brasile “sfonda” quota 20mila morti. Nelle ultime 24 ore si sono registrati altri 1.188 decessi. Il ministero della Salute ha riferito inoltre di altri 18.508 casi, che portano a 310.087 il totale dei contagi. Infatti, il Brasile spaventa l’America Latina e il contagio dilaga in tutto il continente. Il Paese è ormai terzo per numero di contagi nel mondo (più di 310mila) e sesto per i morti (oltre 20mila), ma il presidente Jair Bolsonaro continua ad insistere per una piena ripresa delle attività economiche, ignorando ogni richiesta di drastici provvedimenti. Anche Donald Trump, di cui il leader populista brasiliano di estrema destra è un ammiratore, sembra preoccupato. Questa settimana ha lasciato intendere che potrebbe mettere un bando agli arrivi dal paese latino-americano. Contrario ad ogni forma di confinamento, Bolsonaro ha annunciato una riapertura “imminente” dell’economia dopo una videoconferenza con i governatori degli stati, in una giornata in cui si registrava un drammatico record di 1.188 nuovi decessi e 18.500 contagi. Il numero dei morti sta raddoppiando ogni due settimane, scrive oggi la Bbc, un ritmo che non ha precedenti in altri paesi. E stiamo parlando solo dei dati ufficiali, perché il numero dei test effettuati rimane basso e i numeri reali potrebbero essere molto più alti. Secondo uno studio della Scuola medica dell’università di San Paolo, i contagiati sono 15 volte di più di quanto dichiarato dalle autorità. E così accade, in questo paese di 210 milioni di abitanti, che vi sia un’anomala proporzione di decessi fra i più giovani: solo il 69% delle vittime aveva più di 60 anni, contro percentuali del 95% raggiunte in Europa, si legge oggi su Le Figaro.
Un fenomeno che viene collegato ad una popolazione che è in media molto più giovane, ma anche al fatto che fra i ceti più poveri, dove il distanziamento sociale è quasi impossibile, siano diffuse condizioni di obesità, ipertensione e diabete.
di Pino Salerno