K metro 0 – Roma – Giornalista e fotoreporter professionista da ormai più di metà della sua vita, incantato della Scozia e dell’Ucraina e influenzato da autori come Lovecraft, Tolkien, Poe, Bradbury e Orwell, le cui letture lo accompagnano fin dall’adolescenza, Emiliano Federico Caruso pubblica ora per Amazon Edizioni una serie di suoi racconti horror.

Dal racconto “Il sepolto di Ghar’Strag” fino alla raccolta “Tre racconti nel buio”, che contiene le storie “La scomparsa di Alexander Taylor”, “La madre eterna” e “Il parassita di pietra”, Caruso ci porta tra le nebbie della Scozia, raccontandoci storie di guerrieri vichinghi, creature del sottosuolo, tombe dimenticate e antichi culti.

Ne “La scomparsa di Alexander Taylor” vedremo come le indagini di un tranquillo agente letterario lo porteranno a scoprire cosa si nasconde dietro alle insolite ricerche del suo vicino di casa, un famoso botanico che sembra aver trovato nelle proprietà rigeneranti delle piante la cura alle sue angosce. Ne “La madre eterna”, dove si percepisce di più l’influenza di Lovecraft e Poe, l’autore ci accompagna in un vecchio palazzo della zona portuale di Edimburgo, dove una giovane coppia di amici ricostruisce la storia collegata a una famiglia vissuta nello stesso edificio dopo la Seconda guerra mondiale e l’esistenza di una creatura nel sottosuolo della città. Infine, nel “Il sepolto di Ghar’Strag”, Caruso si sposta in un’isola circondata da tempeste e nebbie, dove una creatura marina guida un gruppo di guerrieri vichinghi nella ricerca di una degna sepoltura per il loro capoclan, che non finirà come si aspettavano.