K metro 0 – Milano – Il Comune di Milano aveva trasmesso ieri un avviso di allerta arancione per rischio idrogeologico, attivando il Centro operativo comunale dalle 18 e avvisando attraverso mail e telefono la popolazione. In nottata un violento nubifragio ha fatto esondare il Seveso da Niguarda fino all’Isola, le strade e le vie cittadine si sono trasformate in
K metro 0 – Milano – Il Comune di Milano aveva trasmesso ieri un avviso di allerta arancione per rischio idrogeologico, attivando il Centro operativo comunale dalle 18 e avvisando attraverso mail e telefono la popolazione.
In nottata un violento nubifragio ha fatto esondare il Seveso da Niguarda fino all’Isola, le strade e le vie cittadine si sono trasformate in torrenti, mentre la forza dell’acqua ha spazzato via alcune linee di tram e buttato a terra alberi. Tantissimi gli allagamenti e anche le richieste di interventi da parte dei Vigili del fuoco, impegnati tutta la notte in collaborazione con le squadre di MM servizio idrico, la protezione civile e a 30 pattuglie di polizia locale. Soprattutto il quartiere di Niguarda, in zona 9, è stato il più penalizzato, e tra le 2 e le 6 della mattina si è letteralmente trovato sommerso dall’acqua.
“Nella zona che arriva fino a Viale Zara – hanno descritto i cittadini sui social – è mancata l’elettricità e molte strade, cantine e case si sono allagate. In via Valfurva i tombini sono letteralmente scoppiati”. Anche la comunità residenziale terapeutica di don Antonio Mazzi, in mattinata, è stata evacuata per il rischio esondazione del Lambro. Disagi anche per la metro, i tram e i bus.
A Locate Triulzi, che conta 10.300 abitanti della città metropolitana di Milano, tre famiglie con bambini sono state fatte uscire di casa con un gommone: le strade erano allagate e le abitazioni erano diventate inaccessibili con i normali mezzi. Le squadre dei vigili del fuoco e i sommozzatori, specializzate negli allagamenti, hanno fatto uscire adulti e bambini, dotandoli di giubbotti di salvataggio, caschi protettivi e mascherine.
Per il consigliere del Municipio 9, Stefano Indovino, “è una situazione sfiancante, mentre chi di dovere non si occupa della pulizie delle acque: penso a tutta la fatica fatta per ottenere finanziamenti per 114 milioni di euro e progetti definitivi impantanati in una burocrazia utilizzata da alcuni Comuni e gruppi per costringere noi a continuare a vivere questa situazione sfiancante”.
Nella notte praticamente è caduta circa un terzo della pioggia che si era abbattuta a Milano da gennaio ad oggi, circa 100 millimetri d’acqua, questa notte, con punte anche di 130 millimetri. L’esondazione dei fiumi Seveso, che a Cesano Maderno è salito di 16 cm in 15 minuti, a Niguarda in via Valfurva 86 cm in 10 minuti, 8 cm al minuto e il Lambro è cominciata alle 3 di stamattina, ed è terminata alle 8.
“L’esondazione del Seveso è ora rientrata, è durata quasi cinque ore – ha dichiarato l’assessore alla Mobilità e ai Lavori Pubblici del Comune di Milano Marco Granelli alle 7.50, pubblicando un post su Facebook – ora iniziano le operazioni di pulizia per riaprire le strade. Chiuso il sottopasso Negrotto mentre gli altri in città sono funzionanti. Rubicone è stato chiuso solo poco nella notte. In corso l’evacuazione delle comunità del Parco Lambro, per prudenza, visto che il Lambro continua a salire e nel Parco incomincia ad allagare i prati. Per quanto riguarda i sottopassi veicolari della città – continua l’Assessore Granelli – tutti aperti al traffico, con la situazione più preoccupante nel sottopasso di viale Rubicone sul confine tra Milano e Cormano. Questo grazie al lavoro di manutenzione straordinaria e ordinaria effettuato su tutti negli ultimi mesi da Comune e MM, e il monitoraggio sistematico che permette di prepararsi sempre al meglio in previsione di queste situazioni, con il massimo della capacità degli impianti. Un lavoro invisibile, nei giorni normali, ma che in queste occasioni, con questi forti temporali fa la differenza”.