K metro 0 – Berlino – Nella giornata di ieri il Parlamento tedesco ha reso punibile il reato di bruciare la bandiera dell’Unione europea con una pena fino a tre anni di carcere, classificandolo come un crimine di odio. Bruciare la bandiera dell’UE è pari al crimine di contaminazione della bandiera tedesca. Lo stesso vale per l’inno dell’UE, Ode to Joy di Beethoven. Alla decisione del Parlamento tedesco hanno fatto seguito le lamentele dei socialdemocratici (SPD) sulla bruciatura da parte dei manifestanti della bandiera israeliana a Berlino nel 2017.

Il ministro della Giustizia Christine Lambrecht, membro del DOCUP di centro-sinistra, ha affermato che bruciare bandiere pubblicamente non ha nulla a che fare con le proteste pacifiche e ha aggiunto che questo suscita odio, rabbia e aggressività. La nuova legge si applica anche ad altre azioni, come strappare pubblicamente una bandiera, l’esibizione pubblica della svastica nazista e di altri simboli nazisti già vietati in Germania. L’alternativa di estrema destra (AfD) ha condannato la nuova legge come eccessiva interferenza nella libertà di parola e nell’espressione artistica.

Nel resto d’Europa l’atto di contaminare la bandiera dell’Unione europea segue altre regole: nel Regno Unito non è un crimine, la Francia ha reso punibile la profanazione del tricolore con una multa fino a 7.500 euro o sei mesi di carcere. Anche Spagna, Italia e Grecia hanno leggi che vietano la profanazione della bandiera nazionale.