K metro 0 – Bruxelles – La spesa del Recovery Fund “si articolerà intorno a tre pilastri” e “sarà incentrato sui settori in cui vi è la maggiore necessità e il maggiore potenziale”. Lo ha spiegato la presidente della Commissione europea, Ursula Von Der Leyen, nel suo intervento durante la plenaria del Parlamento europeo. “Il
K metro 0 – Bruxelles – La spesa del Recovery Fund “si articolerà intorno a tre pilastri” e “sarà incentrato sui settori in cui vi è la maggiore necessità e il maggiore potenziale”. Lo ha spiegato la presidente della Commissione europea, Ursula Von Der Leyen, nel suo intervento durante la plenaria del Parlamento europeo.
“Il primo è destinato a sostenere gli Stati membri perché possano riprendersi e uscire ancora più forti dalla crisi. Il grosso della dotazione sarà speso nell’ambito di questo primo pilastro per un nuovo strumento a favore della ripresa e della resilienza, destinato a finanziare investimenti pubblici e riforme essenziali in linea con le nostre priorità europee: la duplice transizione verso un’Europa climaticamente neutra e un’Europa resiliente e digitalizzata. Ciò sarà realizzato nell’ambito del semestre europeo. Questo strumento sarà messo a disposizione di tutti gli Stati membri, a prescindere dalla loro appartenenza alla zona euro e andrà a sostenere le parti dell’Unione che sono state maggiormente colpite e in cui è più forte il bisogno di resilienza. Nell’ambito del primo pilastro, la Commissione proporrà una dotazione integrativa per la coesione che andrà ad aggiungersi a quella normalmente prevista nell’ambito del QFP. L’assegnazione di queste risorse integrative terrà conto della gravità delle ripercussioni economiche e sociali della crisi”, ha puntualizzato.
“Il secondo pilastro è volto a rilanciare l’economia e aiutare gli investimenti privati a rimettersi in marcia – ha proseguito Von der Leyen – Sapevamo già, prima della crisi, che abbiamo anche bisogno di ingenti investimenti privati nei settori e nelle tecnologie fondamentali: dallo standard 5G all’intelligenza artificiale, dall’idrogeno pulito all’energia rinnovabile offshore. La crisi che attraversiamo ha solo reso queste esigenze più acute di quanto lo fossero prima. Pertanto rafforzeremo il programma InvestEU. Introdurremo inoltre per la prima volta un nuovo meccanismo strategico per gli investimenti. Esso contribuirà agli investimenti nelle principali catene del valore fondamentali per la nostra resilienza e autonomia strategica futura, ad esempio nel settore farmaceutico. L’Europa deve essere in grado di produrre direttamente i farmaci di importanza vitale. Ma per tutto ciò, abbiamo bisogno di imprese sane in cui investire. Per questo proporremo anche un nuovo strumento per la solvibilità. Esso contribuirà a far fronte alle esigenze di ricapitalizzazione delle imprese sane che sono state esposte a rischi a seguito del blocco di tutte le attività – ovunque siano stabilite in Europa”.
Infine, il terzo pilastro consiste nell’imparare gli insegnamenti più immediati della crisi – ha concluso Von der Leyen – Nel corso degli ultimi mesi, abbiamo capito cosa è importante, cosa ha funzionato bene e cosa deve essere migliorato. Rafforzeremo i programmi che hanno dimostrato la loro utilità durante la crisi, quali RescEU o Orizzonte Europa. Creeremo un nuovo programma specificamente dedicato alla salute. E faremo in modo di essere in grado di sostenere i nostri partner rafforzando i nostri strumenti per la politica di vicinato, la cooperazione allo sviluppo e la cooperazione internazionale nonché per l’assistenza preadesione”.