K metro 0 – Bruxelles – La Commissione europea ha presentato ieri, un piano d’azione sviluppato in sei punti che stabilisce misure concrete che saranno adottate nei prossimi 12 mesi per vigilare e coordinare al meglio le norme europee in materia di lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo. La Commissione Ue
K metro 0 – Bruxelles – La Commissione europea ha presentato ieri, un piano d’azione sviluppato in sei punti che stabilisce misure concrete che saranno adottate nei prossimi 12 mesi per vigilare e coordinare al meglio le norme europee in materia di lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo. La Commissione Ue ha, inoltre, pubblicato una metodologia più trasparente e dettagliata per identificare i Paesi terzi con carenze strategiche nei loro meccanismi di contrasto al riciclaggio di denaro.
Propone inoltre di istituire un’Autorità di vigilanza europea, per evitare i controlli frammentati, afferma la Commissione “per sviluppare standard di alta qualità in tutta l’UE, sarà cruciale che l’organismo di controllo abbia l’autorità di condurre ispezioni in loco”. L’anno scorso, la Commissione ha individuato diversi punti deboli nella strategia dell’UE per combattere il riciclaggio di denaro e il finanziamento di gruppi estremisti. I legislatori dell’UE e i leader dei paesi membri hanno chiesto proposte per migliorare le regole e il coordinamento.
L’obiettivo, per il vicepresidente Valdis Dombrovskis, è “chiudere le lacune nei controlli in cui si infiltrano i criminali”. Per questo occorre creare un insieme di regole comune, possibilmente con un’autorità unica che supervisioni, come chiedevano già diversi Paesi, tra cui l’Italia, a novembre scorso.
L’attuale normativa dell’Ue infatti, “benché efficace e di vasta portata, viene in genere applicata in modi molto diversi dagli Stati membri”, afferma Bruxelles. Con la conseguenza che le diverse interpretazioni “determinano lacune nel nostro sistema, che possono essere sfruttate dai criminali”.
E’ importante ricordare che negli ultimi anni numerosi sono stati gli scandali di riciclaggio di denaro che hanno scosso l’UE, come quello della Danske bank, la banca danese attraverso le cui filiali estoni sono transitati oltre 200 miliardi di fondi sospetti, senza che nessuna autorità se ne accorgesse.
La Commissione ha inoltre presentato un elenco aggiornato di paesi e territori terzi che ritiene abbiano “carenze strategiche nel loro regime in materia di antiriciclaggio e contrasto del finanziamento del terrorismo”, tra cui Panama e le Bahamas. I membri dell’UE l’anno scorso hanno respinto una versione precedente, affermando che non è stato istituito in un processo trasparente e resiliente.