K metro 0 – Adnkronos – Roma – “Attraversiamo un passaggio d’epoca pieno di difficoltà. Riusciremo a superarle“. Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Festa del Lavoro. Per la ripresa legata all’emergenza coronavirus “sono necessarie chiare- da parte delle istituzioni di governo ma, oltre al loro rispetto, è soprattutto decisiva la spontanea capacità di adottare comportamenti
K metro 0 – Adnkronos – Roma – “Attraversiamo un passaggio d’epoca pieno di difficoltà. Riusciremo a superarle“. Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Festa del Lavoro. Per la ripresa legata all’emergenza coronavirus “sono necessarie chiare- da parte delle istituzioni di governo ma, oltre al loro rispetto, è soprattutto decisiva la spontanea capacità di adottare comportamenti coerenti nella comune responsabilità di sicurezza per la salute“. Occorre, inoltre, “un responsabile clima di leale collaborazione tra le istituzioni e nelle istituzioni“.
“Appare finalmente possibile un graduale superamento delle restrizioni. Ora guardiamo alla ripresa: ad essa, vanno indirizzati, in modo concorde, gli sforzi di tutti, senza distrazioni o negligenze. A cominciare dal consolidamento dei risultati sin qui ottenuti nella lotta al virus, a un equo, efficace e tempestivo sostegno alle famiglie e alle attività produttive, a quanti sono rimasti disoccupati e senza reddito, in modo da conservare intatte tutte le risorse del nostro capitale sociale e da consentire di far sopravvivere e far compiere un salto di qualità alla organizzazione delle imprese e alla offerta di servizi, con scelte avvedute, nella consapevolezza che sono destinate a incidere sulla qualità della vita di ciascuna famiglia, sugli stessi tempi e ritmi della vita quotidiana delle persone”.
“La ripresa è possibile perché nei quasi due mesi precedenti siamo riusciti ad attenuare molto la pericolosità dell’epidemia. Dobbiamo difendere questo risultato a tutela della nostra salute. Non vanno resi vani i sacrifici fatti sin qui se vogliamo assieme riconquistare, senza essere costretti a passi indietro, condizioni di crescente serenità”. “Non va dimenticata -aggiunge il Capo dello Stato- l’angoscia delle settimane precedenti, sotto la violenta e veloce aggressione del virus, né che abbiamo superato i duecentomila contagi e che ogni giorno dobbiamo piangere alcune centinaia di vittime”. “So che possiamo fare affiindicazioni -ragionevoli e damento sul senso di responsabilità dei nostri concittadini– manifestato, in questo periodo, in misura ammirevole dalla loro quasi totalità – perché, nelle nuove condizioni, ci si continui a comportare con la necessaria prudenza”.