K metro 0 – Beirut – Sono ripresi oggi a Tripoli, a nord del Libano, gli scontri violenti tra esercito e manifestanti antigovernativi, che si sono scagliati contro le banche nel contesto della grave crisi economica che ha colpito il Paese. Anche a Beirut sono scoppiate nuove violente proteste anti-governative. I manifestanti hanno dato fuoco
K metro 0 – Beirut – Sono ripresi oggi a Tripoli, a nord del Libano, gli scontri violenti tra esercito e manifestanti antigovernativi, che si sono scagliati contro le banche nel contesto della grave crisi economica che ha colpito il Paese. Anche a Beirut sono scoppiate nuove violente proteste anti-governative.
I manifestanti hanno dato fuoco alle banche locali nella città settentrionale di Tripoli martedì, dopo la morte di un manifestante a seguito degli scontri con i soldati, avvenuti a causa dei recenti aumenti dei prezzi specialmente nel mese di Ramadan. Le tensioni odierne sono riesplose proprio dopo il funerale nelle vie di Tripoli del 26enne Fawaz Fouad al-Samman, ucciso, secondo i media locali, da colpi di arma da fuoco esplosi dall’esercito.
Dunque le forze di sicurezza hanno cercato di disperdere i manifestanti usando gas lacrimogeni e proiettili di gomma. La tensione è salita alle stelle, quando centinaia di manifestanti hanno occupato alcuni incroci stradali di Tripoli, lanciando pietre e petardi contro i militari, che hanno risposto con cariche di alleggerimento e gas lacrimogeni.
L’economia del Paese dei Cedri, come molte altre in tutto il mondo, è stata colpita da un blocco imposto dal governo per fermare la diffusione della pandemia, le cui restrizioni hanno ulteriormente aggravato la profonda e lunga crisi finanziaria del Paese. Infatti, la maggioranza dei giovani proviene dai quartieri più disagiati del porto settentrionale libanese, epicentro da ottobre scorso delle proteste popolari scoppiate in varie regioni del Libano.
Intanto, l’esercito libanese ha affermato di aver avviato un’indagine sulla morte del manifestante e di aver confermato il rispetto del pacifico diritto di espressione e in una successiva dichiarazione ha denunciato che un certo numero di “infiltrati” avevano scatenato rivolte e danneggiato proprietà pubbliche e private.
La lira libanese ha toccato il minimo record storico. Il Paese soffre di un alto tasso di disoccupazione, crescita lenta e uno dei rapporti debito – PIL più alti al mondo. Infatti prima dell’epidemia, la Banca Mondiale aveva previsto che il 45% delle persone in Libano sarebbe stata al di sotto della soglia di povertà nel 2020. Ora, il governo ritiene che fino al 75% delle persone abbia bisogno di aiuto, ha detto alla CNN il Ministro degli Affari Sociali Ramzi Musharrafieh.
E dopo Tripoli anche Beirut si infiamma con nuove proteste violente da parte di dimostranti anti-governativi, in particolare con atti di vandalismo nella centrale zona che si trova tra Piazza dei Martiri, via Gemmayze e Tabaris. Infatti Martedì in tarda serata, dozzine di manifestanti si sono radunati fuori della banca centrale nella capitale lanciando pietre verso l’edificio prima che i soldati libanesi li disperdessero. Mentre manifestanti in altre parti del Libano hanno tagliato le strade principali tra cui l’autostrada che collega Beirut con il Libano meridionale. La Croce Rossa libanese ha riferito che i suoi paramedici hanno evacuato quattro feriti negli ospedali e ne hanno curati altri 22 a Tripoli, riporta l’Ap
Nonostante la diffusione del nuovo coronavirus, i manifestanti libanesi sono scesi in piazza lunedì scorso in diverse città, per protestare contro il deterioramento delle condizioni di vita e l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari a seguito del crollo della valuta.
Il numero totale di casi COVID-19 in Libano è salito a 717 con 24 morti, mentre finora 145 pazienti hanno recuperato.