K metro 0 – Berlino – “Voglio indietro la mia vita”, “Difendi i diritti costituzionali”, “La libertà non è tutto ma senza libertà tutto è nulla”, questi alcuni degli slogan apparsi sui cartelli che i manifestanti hanno fatto girare sabato 25 aprile per Berlino, durante la manifestazione istituita contro il lockdown, imposto per contenere la diffusione del coronavirus.

La protesta è stata organizzata davanti al teatro Volksbuhne a Rosa-Luxemburg-Platz a Berlino, dopo che il cancelliere Angela Merkel aveva annunciato la scorsa settimana che alcuni negozi avrebbero potuto riaprire dopo il blocco di quattro settimane, con un progressivo allentamento delle restrizioni di chiusura.  I negozi fino a 800 metri quadrati potranno riaprire, ma le restrizioni di spostamento, a livello nazionale, sono state posticipate fino al 3 maggio.

La Corte Costituzionale Tedesca ha decretato che in Germania, anche durante il periodo del lockdown, le manifestazioni possono essere organizzate, rispettando e mantenendo però quelle che sono le distanze di sicurezza stabilite. Invece ieri, a quelli che manifestavano seduti e con le mascherine si sono uniti alcuni che hanno deciso di sedersi a terra ammassandosi, senza più rispetto delle distanze delle regole. Il portavoce della polizia Thilo Cablitz ha spiegato che: “in base al regolamento del lockdown gli agenti sono obbligati a impedire questo tipo di assembramenti” e quindi un centinaio circa di manifestanti sono stati arrestati nella capitale tedesca e il ritorno al futuro non si prospetta così semplice.

Attualmente, La Germania ha registrato almeno 154.163 casi di infezione da covid-19 e 5.644 morti, secondo un conteggio effettuato dall’agenzia dpa, aggiornato a questa mattina. Nelle precedenti 24 ore erano stati registrati oltre 152.400 casi e 5.461 decessi. I tempi in cui vengono rilasciate nuove cifre quotidiane differiscono da stato a stato.