fbpx

Decreto liquidità, Fabi: task force per monitorare tensioni

Decreto liquidità, Fabi: task force per monitorare tensioni

K metro 0 – Milano – Nel primo giorno di applicazione del ‘decreto liquidità’ per emergenza Covid-19, le banche italiane sono state sommerse da richieste di prestiti, registrando rallentamenti nelle operazioni e casi di tensione ma senza episodi di violenza. È quanto rileva il sindacato bancario Fabi in una nota sulla base delle informazioni raccolte

K metro 0 – Milano – Nel primo giorno di applicazione del ‘decreto liquidità’ per emergenza Covid-19, le banche italiane sono state sommerse da richieste di prestiti, registrando rallentamenti nelle operazioni e casi di tensione ma senza episodi di violenza. È quanto rileva il sindacato bancario Fabi in una nota sulla base delle informazioni raccolte sulla rete bancaria nazionale.

Fabi, sindacato dei bancari quindi si mobilita, chiedendo a tutti i dirigenti sindacali, ai coordinatori nazionali – aziendali e di gruppo – di segnalare situazioni di prevaricazioni ed offese a danno delle lavoratrici e dei lavoratori bancari. «Così sconfiggiamo il virus della violenza» scrive il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, in una comunicazione inviata a tutte le strutture dell’organizzazione nella quale si sottolinea che il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, e tutti i Prefetti dell’intero territorio nazionale hanno assicurato, per questi giorni, la massima presenza e vigilanza delle agenzie di banca. “Non sono state registrate situazioni di violenza, mentre, su tutto il territorio nazionale, si sono verificati frequenti momenti di tensione fra i clienti — accorsi in agenzia per chiedere liquidità — e il personale bancario”, dice la Fabi.

Per la piena operatività sulle richieste di finanziamento con le garanzie pubbliche previste dal ‘decreto liquidità’ — prosegue la Fabi — le banche saranno pronte nell’arco di 2-3 giorni, “mentre risulta che alcuni istituti di credito non rispettino a pieno le procedure semplificate”.

In particolare, specifica il sindacato, verrebbe chiesta alla clientela la dichiarazione dei redditi nonostante la norma consenta di autocertificare i propri dati di bilancio.

Condividi su:

Posts Carousel

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos

Che tempo fa



Condividi su: