K metro 0 – Londra – A pochi giorni dal 75° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale, evento che ha toccato particolarmente da vicino l’Europa, ci si appresta a vivere una giornata senz’altro diversa rispetto alle previsioni, ma che comunque sarà segnata da un profondo senso di unione e di voglia di far ripartire
K metro 0 – Londra – A pochi giorni dal 75° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale, evento che ha toccato particolarmente da vicino l’Europa, ci si appresta a vivere una giornata senz’altro diversa rispetto alle previsioni, ma che comunque sarà segnata da un profondo senso di unione e di voglia di far ripartire la locomotiva sociale ed economica al più presto, andiamo in Italia, Russia e Gran Bretagna.
Nel Regno Unito si suggerisce di “stare uniti ma non riuniti” per celebrare il VE Day (8 maggio), che segna 75 anni da quando le armi hanno cessato di sparare e sono rimaste in silenzio alla fine della guerra in Europa. Da parte delle Autorità britanniche è stata fatta una richiesta per le persone, di ospitare feste di strada “Stay at Home” nei loro giardini, mantenendo così il distanziamento sociale previsto. Il 75 ° anniversario della Vittoria in Europa avrebbe dovuto essere celebrato con una serie di importanti eventi nazionali, culminati con uno spettacolare concerto del VE Day alla Royal Albert Hall, ma tutto questo non sarà possibile, anche se certamente lo spirito che unirà i sudditi di Sua Maestà l’8 maggio prossimo resterà invariato.
Anche la Piazza Rossa questa volta non sentirà il rumore del passo dei soldati russi e dei carri dell’Armata Rossa tirati a lucido accompagnati da una musica di trionfo, perché tra gli effetti della pandemia da COVID 19 e impotenti davanti ad un nemico invisibile, Vladimir Putin ha annunciato, giovedì 16 aprile, il rinvio della grande parata annuale del 9 maggio, che indica quest’anno i 75 anni della vittoria sovietica sulla Germania nazista. Il presidente russo ha fatto l’annuncio durante una riunione in videoconferenza del suo consiglio di sicurezza, indicando che la parata militare si sarebbe tenuta entro la fine dell’anno. Ha ricordato la natura “sacra” di questa data, ma ha ritenuto che “i rischi legati all’epidemia sono ancora estremamente elevati”.
Nella giornata di ieri alcune organizzazioni di veterani avevano chiesto al leader russo di posticipare i festeggiamenti, al fine di tutelare la salute dei cittadini e, fonti interne al Cremlino avevano anticipato che Putin avrebbe acconsentito.
In Francia, che tutti gli anni dedica grande attenzione a questo tipo di celebrazioni, al momento non si hanno notizie, cosa che fa pensare alla decisione di annullare tutti gli eventi in programma anche perché l’apertura sarà dopo l’11 di maggio.
Anche in Italia, infine, non si potrà andare in piazza, ma il tradizionale corteo del 25 Aprile, per ricordare l’Anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo, si farà lo stesso. Sarà una manifestazione virtuale quella organizzata dall’ANPI, ma con un vero e proprio comizio trasmesso in streaming e la canzone simbolo della Resistenza “Bella ciao” cantata dai balconi di tutta Italia. In più, tramite la piattaforma 25aprile2020.it verranno raccolti fondi destinati a Caritas e Croce Rossa italiana.
Anche se per via delle misure restrittive per far fronte alla pandemia da COVID 19, gli italiani dovranno rimanere in casa, l’Associazione nazionale partigiani italiani (ANPI) ha lanciato un appello affinché il prossimo 25 aprile venga celebrato comunque in altre forme, più adatte al periodo che stiamo vivendo. La manifestazione, prevista per le ore 11.00 si aprirà con l’Inno di Mameli.
Redazione con Diana Tasini