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Covid-19: Dopo il lockdown, avviata la fase 2 in diversi Paesi europei

Covid-19: Dopo il lockdown, avviata la fase 2 in diversi Paesi europei

K metro 0 – Vienna – Tra mille perplessità e soprattutto speranze, pian piano si parte con la fase 2 dell’emergenza coronavirus in diversi Paesi europei, anche se un monito è arrivato, nelle ultime ore, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha ricordato come la pandemia “acceleri molto velocemente, e deceleri molto più lentamente. In altre

K metro 0 – Vienna – Tra mille perplessità e soprattutto speranze, pian piano si parte con la fase 2 dell’emergenza coronavirus in diversi Paesi europei, anche se un monito è arrivato, nelle ultime ore, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha ricordato come la pandemia “acceleri molto velocemente, e deceleri molto più lentamente.

In altre parole – ha spiegato il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus – significa che le misure restrittive devono essere revocate lentamente e con controllo”. L’Oms avverte che il coronavirus è 10 volte più mortale dall’influenza normale, un vaccino è necessario, ha detto Ghebreyesus.

In Austria intanto è iniziata la fase 2 con la riapertura dei negozi di piccole dimensioni. Ad esempio, si è verificato un vero e proprio assalto ai centri ferramenta e fai da te, dove ancor prima dell’orario di apertura, come riferito dalla stampa austriaca, si sono formate code anche oltre 150 metri davanti ai punti vendita.

Sulle strade delle maggiori città austriache si registra oggi un certo movimento (seppur ordinato) di persone. Come imposto dalle autorità austriache si rispettano le distanze di sicurezza e tutti indossano le mascherine, che da oggi sono obbligatorie, e non solo nei supermercati, ma in tutti i negozi, sui mezzi pubblici e sui taxi. La polizia multerà chiunque violi queste misure.

La riapertura dei negozi rappresenta “un primo passo verso il ritorno alla normalità”, ha commentato il cancelliere Sebastian Kurz, “La direzione è giusta. Ma se servirà attiveremo il freno d’emergenza”. Gli fa eco il ministro della Salute, che ha parlato di “un successo discreto, ma si tratta solo della prima tappa di una maratona. La seconda tappa sarà ancora più dura”. In Austria, ha fatto notare, è stata evitata una crescita drammatica dei contagi, grazie all’impegno della popolazione, ed al numero di tamponi oltre la media internazionale.

Anche in Germania si guarda ad un progressivo allentamento delle restrizioni, infatti secondo il Comitato scientifico che assiste il governo, le scuole potrebbero riaprire in due settimane, partendo dalle superiori. Riferisce la stampa tedesca che, se il contagio dovesse stabilizzarsi non sarebbe escluso che mercoledì, nella riunione stato-regioni presieduta dalla cancelliera Angela Merkel, le misure straordinarie potrebbero essere attenuate.

Nella Repubblica Ceca, invece, i divieti vengono trascurati da molti, e le forze dell’ordine hanno denunciato centinaia di persone per assembramenti e per il mancato uso della mascherina. Concludiamo con la Danimarca dove si verifica un lento ritorno alla normalità, cominciando dalle scuole riaperte al termine delle vacanze pasquali, dopo che per un mese si è osservato il regime di blocco.

Piccoli passi in avanti verso un ritorno alla normalità, seppur ancora molto lontano nel tempo, anche se la fase 2 rappresenta almeno un inizio della ripresa delle attività, purché sia gestita con prudenza da parte delle Autorità ed in modo omogeneo a livello europeo, per evitare che il “lockdown” effettuato fino ad ora, e che ha tenuto a casa milioni di cittadini e chiuso migliaia e migliaia di attività, non venga vanificato in poche settimane.

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