K metro 0 – Berlino – La cancelliera Angela Merkel continua a guidare il Paese e ad ispirare fiducia nei tedeschi: la maggior parte di loro è soddisfatta del modo in cui il governo sta affrontando l’emergenza, e reputa adeguate le misure introdotte per combattere la diffusione del virus.

Nel frattempo, i casi di coronavirus in Germania sono saliti a più di 52.600, mentre le vittime sono 541. Ieri tre Länder non avevano ancora inviato i dati aggiornati.

“Dobbiamo mettere in conto che le capacità delle nostre strutture sanitarie non siano sufficienti”, Lo ha affermato Lothar Wieler, presidente del Robert Koch Institut in un’intervista al domenicale della Frankfurter Allgemeine Zeitung.

“Non possiamo escludere che anche qui ci troveremo ad avere più pazienti che posti con apparecchi di respirazione”, ha aggiunto Wieler.

Il Consiglio federali aveva votato, il 28 marzo, due pacchetti di misure straordinarie a sostegno del Ministero della Sanità: oltre a ulteriori fondi, è previsto un abbattimento di alcune barriere burocratiche che dovrebbero adeguare le regole e rafforzare il coordinamento nella gestione dell’emergenza sanitaria, visto che la maggior parte delle competenze in ambito sanitario risiede nei Länder, che hanno ampia riserbo in materia. La Germania ha la più grande struttura ospedaliera nell’Unione Europea, con la capacità di  800 letti per 100.000 abitanti. In effetti, secondo i dati di Eurostat, risalenti allo scorso gennaio, la Repubblica federale supera di gran lunga la Francia (598), l’Italia (318) o persino la Gran Bretagna (253). riporta la france 24

Infine, il ministro delle finanze dello stato dell’Assia Thomas Schäfer è stato trovato morto su un binario ferroviario ad alta velocità nella città di Hochheim tra Francoforte e Magonza, ha confermarlo la polizia sabato, probabilmente un suicidio e non ha rilasciato ulteriori dettagli sul caso. Secondo i media dello stato dell’Assia, il 54enne è apparso regolarmente in pubblico nei giorni scorsi, per informare l’opinione pubblica sull’assistenza finanziaria durante la crisi del coronavirus.