K metro 0 – New Delhi – Anche l’India, si bloccherà per contenere la diffusione del Coronavirus e andrà in totale lockdown (blocco totale) dalla mezzanotte del 25 marzo. A deciderlo è stato proprio il premier Narendra Modi e lo stop durerà 21 giorni. In un suo messaggio ha dichiarato: “Restate a casa, è l’unico modo
K metro 0 – New Delhi – Anche l’India, si bloccherà per contenere la diffusione del Coronavirus e andrà in totale lockdown (blocco totale) dalla mezzanotte del 25 marzo. A deciderlo è stato proprio il premier Narendra Modi e lo stop durerà 21 giorni. In un suo messaggio ha dichiarato: “Restate a casa, è l’unico modo per fermare il virus.
Oggi l’India è nella fase in cui le nostre azioni decideranno in che misura possiamo ridurre l’impatto di questo disastro. Questo è il momento di rafforzare ancora e ancora la nostra risolutezza. Stiamo prendendo tutte le misure per garantire la fornitura continua di prodotti essenziali. Se non saremo in grado di gestire i prossimi 21 giorni (di blocco completo a livello nazionale), torneremo indietro di 21 anni”. Il premier Modi ha anche affermato che è indispensabile mantenere alto lo spirito combattivo della popolazione indiana per fermare la diffusione del virus.
Non sono obbligati a rispettare il lockdown: i servizi essenziali come negozi di alimentari, ospedali, farmacie, stazioni di servizio, servizi di telecomunicazione e postali e ristoranti. Inoltre, le amministrazioni hanno deciso di adottare misure drastiche di contenimento del virus: su tutto il territorio nazionale le metro sono chiuse fino al 31 marzo; Delhi è sotto coprifuoco fino al 31 marzo; il Ministero della sanità ha messo in quarantena 82 distretti in 23 Stati: Andhra Pradesh, Uttarakhand, Chandigarh, Jharkhand, Jammu e Kashir, Telangana e Junjab rimarranno bloccati fino al 31 marzo. Intanto, oggi, la Commissione elettorale dell’India (Eci) ha annunciato il rinvio delle elezioni, per il rinnovo parziale del Consiglio degli Stati (la camera alta del parlamento federale), che erano state programmate per il 26 marzo.
Oltre l’India ci sono altri paesi dell’Asia in cui il Covid 19 ha fatto purtroppo il suo ingresso. Secondo alcuni scienziati in futuro sarà proprio l’Asia meridionale ad avere il più alto numero di contagiati. Alcuni studiosi ipotizzano fino a 300 milioni di infettati in India. Anche Dhaka, la capitale del Bangladesh, è a rischio con oltre 650mila persone che vivono in condizioni di estrema povertà e dove le pessime condizioni igieniche potrebbero portare ad una rapida diffusione del virus. In Bangladesh si contano 27 persone positive al test e tre morti. La settimana scorsa la premier Sheikh Hasina ha disposto la cancellazione di tutti i raduni pubblici, politici e religiosi.
Intanto alcuni Paesi chiudono le frontiere e annunciano restrizioni ai movimenti sul territorio. Il Pakistan è la nazione dell’Asia meridionale con il numero più alto di infetti: 803 casi e tre decessi. In Nepal, dove c’è solo un contagiato, il governo di Kathmandu ha imposto la chiusura delle frontiere con India e Cina per una settimana. Pradeep Gyawali, ministro degli Esteri, ha annunciato anche la creazione di un fondo finanziato dallo stipendio mensile di tutti i ministri, che servirà per l’acquisto di mascherine protettive, guanti, camici, termometri, ventilatori e monitor.
Anche il Bhutan ha deciso di chiudere i confini. Attualmente si registra un solo contagio, mentre 33 persone sono state sottoposte e quarantena a Samdrupjongkhar.
In Afghanistan nonostante la diffusione del Covid 19 gli attentati dei talebani continuano. Secondo le forze di sicurezza, negli ultimi tre giorni gli attacchi sarebbero addirittura aumentati in 14 province, di cui tre solo in quella di Kunduz. Nel paese sono 40 le persone contagiate e una vittima.
Nello Sri Lanka più di 3mila persone sono state dislocate nei centri di quarantena in diverse zone. Nell’isola si registrano 86 contagiati e 1.754 persone arrestate per aver violato le norme sul coprifuoco.