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Covid-19. Italia: 53.578 casi, 4825 decessi e 6072 guariti

Covid-19. Italia: 53.578 casi, 4825 decessi e 6072 guariti

K metro 0 – Roma – Sono salite a 4.825 le vittime del Coronavirus in Italia, con un aumento rispetto a ieri di 793 morti. È il maggior incremento dall’inizio dell’emergenza. Ieri l’aumento era stato di 627 vittime. Il dato è stato reso noto dalla Protezione civile. I malati di coronavirus in Italia sono complessivamente

K metro 0 – Roma – Sono salite a 4.825 le vittime del Coronavirus in Italia, con un aumento rispetto a ieri di 793 morti. È il maggior incremento dall’inizio dell’emergenza. Ieri l’aumento era stato di 627 vittime. Il dato è stato reso noto dalla Protezione civile.

I malati di coronavirus in Italia sono complessivamente 42.681, con un incremento rispetto a ieri di 4.821. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 53.578. Il dato è stato fornito dal commissario per l’emergenza Angelo Borrelli nella conferenza stampa alla Protezione civile. I guariti salgono a 6.072, con un rimbalzo di +943 in un giorno, mentre i ricoverati con sintomi sono in tutto 17.708, in terapia intensiva 2.857, in isolamento domiciliare 22.116.

Nelle Regioni italiane il dettaglio: i casi attualmente positivi sono 17.370 in Lombardia, 5.661 in Emilia-Romagna, 4.214 in Veneto, 3.506 in Piemonte, 1.997 nelle Marche, 1.905 in Toscana, 1.159 in Liguria, 1.086 nel Lazio, 793 in Campania, 666 in Friuli Venezia Giulia, 720 nella Provincia autonoma di Trento, 600 nella Provincia autonoma di Bolzano, 642 in Puglia, 458 in Sicilia, 494 in Abruzzo, 447 in Umbria, 304 in Valle d’Aosta, 321 in Sardegna, 225 in Calabria, 47 in Molise e 66 in Basilicata.

Per quanto riguarda i deceduti che sono 4.825, la protezione civile precisa che questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.

“Questa è la sfida che abbiamo davanti. Prima intercettiamo e isoliamo le persone con sintomi e meglio è” ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro.  Il grande aumento dei deceduti di (oggi 792) ‘con’ coronavirus, – spiega Brusaferro – “I dati si basano su un’analisi precisa delle cartelle cliniche. Quello che avviene, soprattutto quando si è avanti negli anni e portatrici di patologie, è che una polmonite crea quel livello di insufficienza che sommandosi alle altre insufficienze finisce per sbilanciare la capacità di mantenere un equilibrio”. Insomma, “Tutte le vite sono preziose” – sottolinea Brusaferro – ma questo è il target di questo virus. Anche per questo abbiamo sempre detto ‘state a casa ’. Questa proibizione parte dall’assunzione che queste persone sono veramente fragili” ed è facile che si contagino, ha concluso Brusaferro.

Nel frattempo, È terminata alle 20 di oggi, sabato 21 marzo, la possibilità di presentare la propria candidatura per entrare a far parte della task force di 300 medici che opereranno a supporto delle strutture sanitarie regionali, impegnate nell’emergenza COVID-19. L’operazione “medici per la Protezione civile” era stata lanciata ieri dal ministro per gli Affari Regionali e Autonomie Francesco Boccia durante la conferenza stampa nella sede del Dipartimento della Protezione Civile.

Nelle 24 ore in cui è stato possibile compilare il Form online dedicato, il Dipartimento ha raccolto oltre 7900 candidature che saranno valutate nelle prossime ore.

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