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Covid-19. Italia: 26.062 contagiati, 2.503 i decessi, 2.941 i guariti

Covid-19. Italia: 26.062 contagiati, 2.503 i decessi, 2.941 i guariti

K metro 0 – Roma – Mentre la politica discute sulle misure di protezione da adottare contro l’avanzata dell’epidemia, in un giorno si sono registrati 2.989 casi positivi in più, portando il totale a 26.062. Le nuove vittime del Covid-19 sono 345, qualcuna in meno rispetto a ieri, ma che portano il totale dei decessi

K metro 0 – Roma – Mentre la politica discute sulle misure di protezione da adottare contro l’avanzata dell’epidemia, in un giorno si sono registrati 2.989 casi positivi in più, portando il totale a 26.062. Le nuove vittime del Covid-19 sono 345, qualcuna in meno rispetto a ieri, ma che portano il totale dei decessi legati al Covid-19 in Italia a 2.503.

Il bollettino emanato dalla Protezione civile, che evidenzia come il nostro Paese si trovi adesso nel momento più buio dell’emergenza. Gli ospedali sono sempre più sotto pressione, con 2.060 persone in terapia intensiva. Finora, ha spiegato il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, sono complessivamente 31.506 le persone contagiate dal coronavirus in Italia. Un dato che comprende anche il numero dei guariti (oggi 192, 2.941 in totale) e dei deceduti. Intanto l’epidemia si sta allargando sempre più a tutte le regioni, sebbene la Lombardia e l’Emilia-Romagna restino ancora le più colpite. Ma ora anche il Mezzogiorno deve prepararsi a far fronte a numeri molto più elevati, anche se, ha sottolineato Borrelli, “è ancora prematuro fare delle previsioni sulla diffusione del virus al Sud e dare dei giudizi. Quello che conta è la limitazione della mobilità”. Per quanto riguarda l’atteso picco, da alcuni esperti previsto per la fine di questa settimana, Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di malattie infettive dell’ISS, frena: “Difficile parlarne se consideriamo tutto il Paese, ci sono zone che non sono ancora state toccate. In Lombardia c’è stata un’incidenza massima nel bresciano e nel bergamasco, e sembra per ora superato il peggio nel lodigiano. È una battaglia a singhiozzo contro l’infezione. Non è possibile fare previsioni sul picco, l’infezione è diffusa a macchia di leopardo”. Una prima buona notizia arriva dal lato farmacologico: ci sono “dati preliminari promettenti” dal farmaco Tocilizumab, normalmente usato per l’artrite reumatoide, sperimentato su alcuni pazienti affetti da Covid-19, secondo quanto rilevato dall’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, che inizierà una fase di test da giovedì prossimo. In questo momento è fondamentale stare a casa ed evitare ogni tipo di contatto, per poi nei prossimi giorni poter vedere calare il dato di contagi e vittime, come sottolineato dallo stesso Borrelli: “Il dato di oggi è nel trend dei dati che stiamo vivendo in questo periodo. Credo che la prossima settimana avremo dati adeguati alle misure adottate”.

Anche sul fronte sanitario si sta facendo moltissimo, un lavoro enorme, ha sottolineato Borrelli: sono 622 le tende di pre-triage issate nelle varie regioni italiane, 22 in più rispetto a ieri. Sono 122 quelle negli istituti penitenziari. Per quanto riguarda la distribuzione dei materiali sanitari “registriamo oggi la consegna di 366 ventilatori, un milione e 400mila mascherine chirurgiche, 50mila occhiali protettivi”. “Ci sono state molte aziende italiane che hanno dato disponibilità a produrre mascherine. Credo che con l’entrata in vigore del Dl presto avremo aziende in grado di produrre mascherine per tutta la popolazione”, ha concluso Borrelli.

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