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Covid-19. La Germania, chiude le sue frontiere verso sud

Covid-19. La Germania, chiude le sue frontiere verso sud

K metro 0 – Berlino – La Germania, ha deciso di chiudere le frontiere verso sud a partire da domani mattina alle 8 con la Francia, l’Austria e la Svizzera. La decisione è stata presa ieri durante una Conference call a cui hanno partecipato la cancelliera, Angela Merkel, i ministri all’Interno, Horst Seehofere e della

K metro 0 – Berlino – La Germania, ha deciso di chiudere le frontiere verso sud a partire da domani mattina alle 8 con la Francia, l’Austria e la Svizzera.

La decisione è stata presa ieri durante una Conference call a cui hanno partecipato la cancelliera, Angela Merkel, i ministri all’Interno, Horst Seehofere e della Sanità, Jens Spahn, nonché i governatori di Baviera, Baden Wurttemberg, Renania Palatinato e Saarland. In vista anche la chiusura della frontiera con la Danimarca. Ai confini in questione sono previsti controlli rafforzati e “respingimenti”, ma – a quanto spiegano i media tedeschi – il “libero transito delle merci continuerà ad essere assicurato”, così come è permesso quello dei pendolari. Il motivo del provvedimento, fa sapere Berlino, non è solo il contenimento dell’epidemia di Covid-19, ma anche il tentativo di impedire che continuino gli acquisti indiscriminati di beni di prima necessità, ossia l’assalto dei supermercati, da parte di stranieri che arrivano in Germania: secondo la Bild, nelle aree vicine alle frontiere sarebbero state già segnalate alcune ristrettezze nei rifornimenti. La vicecapogruppo della Spd, Baerbel Bas non esclude una completa chiusura del Paese sul modello italiano: “Se non rallenteremo i contagi ipotizziamo un ‘lockdown’”. Si comincia dallo Schleswig Holstein, che da lunedì chiude le isole del Nord e del Baltico ai turisti.

Con l’apertura al transito delle merci in Europa, si sbloccano anche le esportazioni di dispositivi di protezione individuale, come mascherine e tute, soprattutto dalla Germania e dalla Francia. Ne dà notizia il ministero dello Sviluppo Economico. “Lo sblocco delle esportazioni di dispositivi sanitari di protezione personale (mascherine, tute e schermi facciali) dalla Germania e dalla Francia – spiega il ministro Stefano Patuanelli – è un segnale di buon senso e di solidarietà europea che si iscrive nel solco della leale collaborazione fra Stati Membri dell’Unione Europea, soprattutto in un momento di emergenza come quello che stiamo vivendo”. Si muove anche la ministra ai Trasporti, Paola De Micheli che ha telefonato al ministro ungherese, László Palkovics, per chiedere di ritirare il blocco alla frontiera dell’ingresso degli autisti dei camion in transito o arrivo nel Paese. “La ministra – si legge in una nota del Mit – ha chiesto, nell’ambito di un’azione coordinata con la Farnesina e con gli altri Ministeri interessati, di garantire il ripristino del regolare flusso delle merci italiane verso i mercati dell’Europa centro-orientale e balcanica e il ritorno alla normalità al confine tra Italia e Slovenia”.

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Joseph Villeroy
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