K metro 0 – Roma – “Nella serata di ieri mercoledì 11 marzo – scrivono i sindacalisti dei bancari – sono state istituite dal Governo nuove misure per contenere la diffusione del contagio del virus Covid-19, che, tra l’altro, limitano ulteriormente la mobilità delle persone nel Paese e determinano la chiusura di varie attività commerciali
K metro 0 – Roma – “Nella serata di ieri mercoledì 11 marzo – scrivono i sindacalisti dei bancari – sono state istituite dal Governo nuove misure per contenere la diffusione del contagio del virus Covid-19, che, tra l’altro, limitano ulteriormente la mobilità delle persone nel Paese e determinano la chiusura di varie attività commerciali e di servizio al pubblico. In tale atto è stabilito che rimarranno attivi i servizi bancari, postali, finanziari e assicurativi, in quanto essenziali. Ribadiamo quindi con forza che il prosieguo dell’operatività nelle aziende vostre associate debba proseguire solo e soltanto limitandosi a svolgere le funzioni indispensabili al servizio dei cittadini e del Paese, in linea con queste disposizioni.
Quindi, ancora una presa di posizione da parte dei sindacati dei bancari per quanto riguarda l’operatività nelle Istituti di credito alla luce anche delle misure previste dal governo. I segretari generali di Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – Unisin, Lando Sileoni – Riccardo Colombani – Giuliano Calcagni – Massimo Masi – Emilio Contrasto in un comunicato ribadiscono quanto più volte affermato a proposito dei sevizi bancari.
“È fondamentale e indifferibile che vengano adottate soluzioni coerenti, in modo da uniformare lo svolgimento del servizio di attività di banche e assicurazioni, che in questo momento, come indicato dal Decreto, non possono considerarsi aziende che operano sul mercato, ma soggetti sociali che svolgono una funzione essenziale al servizio dei cittadini e a quella si devono limitare, a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori e dei cittadini. Chiediamo pertanto che sia contenuto in modo sistematico lo spostamento dei dipendenti e la loro presenza in servizio con permessi retribuiti ulteriori rispetto a quelli contrattualmente previsti, che siano ridotte le aperture degli sportelli in termini territoriali e di orario, in modo compatibile con lo svolgimento dei servizi essenziali, che siano sospese le attività che non rientrano in tale fattispecie e che tutto il personale sia dotato di mascherine a norma e di ogni altro presidio di prevenzione utile a salvaguardare la sua salute.
In tale ambito denunciamo come del tutto inaccettabile e irresponsabile il persistere di continue richieste alle lavoratrici e ai lavoratori di perseguire obiettivi di carattere commerciale, con pressioni fuori da qualsiasi logica rispetto alla gravità della situazione e all’emergenza che sta attraversando il Paese. Non siamo più disposti a tollerare alcun episodio di tale natura e valuteremo qualsiasi azione conseguente nei confronti dei casi che ci saranno segnalati. In questo momento di enorme difficoltà per tutto il Paese è l’ora della responsabilità e siamo pronti, in tale spirito, a concordare e supportare iniziative conseguenti”.”