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Cipro: nuove misure per limitare l’afflusso di migranti

Cipro: nuove misure per limitare l’afflusso di migranti

K metro 0 – Nicosia – La settimana scorsa, il ministro degli interni cipriota Nicos Nouris dopo una riunione di governo a Nicosia, aveva detto che la situazione potrebbe diventare insostenibile, dato che i migranti “contano ormai il 3,8 per cento” dell’intera popolazione dell’isola. Ha anche sottolineato che Cipro non può ospitare economicamente altri migranti,

K metro 0 – Nicosia – La settimana scorsa, il ministro degli interni cipriota Nicos Nouris dopo una riunione di governo a Nicosia, aveva detto che la situazione potrebbe diventare insostenibile, dato che i migranti “contano ormai il 3,8 per cento” dell’intera popolazione dell’isola. Ha anche sottolineato che Cipro non può ospitare economicamente altri migranti, ma che non intende respingere coloro, la cui vita potrebbe essere in pericolo.

Cipro ha raddoppiato il numero dei funzionari che – ha rivelato martedì il Ministro Nouris – controllano le pratiche di asilo, abbreviando in questo modo le scadenze delle domande e accelerando, cosi, le espulsioni, come parte di una nuova serie di misure volte ad affrontare un picco di arrivi di migranti. Svelando il “piano d’azione” del governo per ridurre l’afflusso di migranti, ha dichiarato che i richiedenti asilo, provenienti da Paesi ritenuti “sicuri”, vedranno le loro domande elaborate entro 10 giorni e avranno solo tre giorni per presentare ricorso contro un ordine di espulsione immediato.

Intanto, Cipro ha deciso sostenere la Grecia nella crisi dei migranti a Evros: – riporta la stampa locale – il primo ministro cipriota Nikos Anastasiadis ha avuto ieri un confronto telefonico con il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis: forze di sicurezza di Cipro verranno dispiegate in Grecia per difendere e proteggere i confini della Grecia e dell’Europa. I due leader hanno concordato una linea da seguire e hanno informato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel nel tardo pomeriggio di domenica. Cipro fa parte dell’Unione Europea dal maggio del 2004.

Dal canto suo la commissaria per gli affari interni dell’Unione europea, Ylva Johansson, ha ribadito: “E’ necessario che si protegga la nostra frontiera ma è anche necessario difendere i nostri valori e anche il diritto all’asilo e i diritti fondamentali e i diritti umani. Non c’è contraddizione fra questi elementi”,  – ha aggiunto – “La Grecia è obbligata a proteggere il confine esterno europeo ma deve farlo in maniera proporzionata”, ha aggiunto la Commissaria, annunciando poi che andrà in Grecia e giovedì chiederà al governo di Atene “come agirà adesso per far sì che sia ottemperante rispetto al diritto europeo e a quello dell’asilo e anche al principio di non respingimento”.

Migranti provenienti dalla Siria e dall’Iraq in genere vanno verso la Turchia e da lì raggiungono la parte nord di Cipro e riescono ad attraversare il confine facilmente per arrivare dall’altra parte dell’isola. Anche i migranti africani seguono un simile percorso volando verso il Nord.

 

di Lucia Inguaggiato

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