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Covid-19. Italia: 5.883 casi, nuove misure. Nord in quarantena

Covid-19. Italia: 5.883 casi, nuove misure. Nord in quarantena

K metro 0 – Roma – Secondo gli ultimi dati diffusi dalla Protezione Civile, in Italia le persone risultate positive al test per il coronavirus (SARS-CoV-2) sono 5.883, comprese quelle “guarite” (589) e quelle morte (233). “Oggi i guariti sono 589 in totale, 66 in più rispetto a ieri. I deceduti sono 36 arrivando così a un totale

K metro 0 – Roma – Secondo gli ultimi dati diffusi dalla Protezione Civile, in Italia le persone risultate positive al test per il coronavirus (SARS-CoV-2) sono 5.883, comprese quelle “guarite” (589) e quelle morte (233).

“Oggi i guariti sono 589 in totale, 66 in più rispetto a ieri. I deceduti sono 36 arrivando così a un totale di 233, mentre il numero dei positivi al Coronavirus è di 5.883 con un incremento rispetto a ieri di 1.145 unità” ha detto il commissario straordinario per l’emergenza coronavirus Angelo Borrelli.  il capo della Protezione Civile, nel corso della conferenza stampa, ha evidenziato che il totale delle persone ricoverate con sintomi è di 2.651, il totale di quelle in terapia intensiva è di 567 e 1.843 quelle in isolamento domiciliare. Le fasce di età sono 60-69 anni per il 16% del totale, 70-79 anni il 35%, 80-89 anni per il 42% e gli ultranovantenni sono il 6% del totale. Per quanto riguarda l’istituzione di nuove zone rosse “entro stasera avremo il dpcm, ci saranno le misure che saranno adeguate e proporzionate e condivise con la Regione Lombardia”, ha aggiunto Borrelli, spiegando che la regione ha una situazione di sofferenza negli ospedali. “Ci aspettiamo che possa essere richiesto il movimento di pazienti in terapia intensiva su altre regioni, se sarà così si darà corso a un movimento di pazienti verso altre che hanno disponibilità di posti. Dobbiamo ringraziare i medici e il personale sanitario, è una emergenza particolare, noi siamo abituati a emergenze che hanno un contorno e delimitazione, quindi una volta verificato l’evento mentre si va avanti si riesce a definire l’intervento e limitare le conseguenze.

Dal canto suo il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, ha riferito l’Adnkronos. “Le analisi che stiamo conducendo su pazienti deceduti mostrano che l’età media supera gli 81 anni, sono prevalentemente maschi, prevalentemente portatori di più patologie. Più dell’80% ha più di 2 patologie, il 60% ne ha più di 3. Solo il 2% non ha nessuna patologia. Sono soprattutto 80enni e 90enni, le figure più fragili”.

Negli ultimi giorni il numero di ricoverati in terapia intensiva in tutto il territorio nazionale è aumentato progressivamente, passando da 35 il 25 febbraio a 567 il 7 marzo.

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