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Ankara, ‘polizia greca ha ucciso migrante al frontiera’

Ankara, ‘polizia greca ha ucciso migrante al frontiera’

K metro 0 – Ankara – Un migrante ucciso e almeno altri 5 feriti, è il bilancio degli scontri con la polizia greca al confine turco, dove sono ammassate migliaia di persone che cercano di entrare nell’Unione europea. Lo riferisce il Prefetto della provincia frontaliera turca di Edirne, che accusa la polizia di Atene di

K metro 0 – Ankara – Un migrante ucciso e almeno altri 5 feriti, è il bilancio degli scontri con la polizia greca al confine turco, dove sono ammassate migliaia di persone che cercano di entrare nell’Unione europea. Lo riferisce il Prefetto della provincia frontaliera turca di Edirne, che accusa la polizia di Atene di aver “sparato utilizzando anche proiettili veri”.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, ha affermato che: “Oggi ogni Paese europeo che cerca di rimandare indietro i rifugiati a cui ha chiuso i confini, picchiandoli e affondando le loro barche, viola la Dichiarazione universale dei diritti umani. La Grecia affonda i gommoni lasciando morire i bambini a bordo”.

Dal canto suo, la direttrice dell’Ufficio di Amnesty International, Eve Geddie ha espresso preoccupazione sulla decisione di Atene di sospendere l’asilo: “Espellere le persone in assenza di una giusta procedura potrebbe significare rimandarle verso gli orrori della guerra o metterle a rischio di subire violazioni dei diritti umani, in violazione del principio basilare del non respingimento”. Nessun commento invece da parte dei leader delle istituzioni comunitarie sulla decisione di Atene di sospendere le richieste di asilo, fortemente condannate anche dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) e da Medici senza frontiera, in quanto priva di “una base giuridica”, sia sotto la legge europea che internazionale e “un agghiacciante tradimento” da parte di Atene in materia di rispetto dei diritti umani. Il governo greco, invece, ha difeso le proprie azioni, specificando come la sospensione sia conforme al diritto internazionale, trattandosi di ingressi massicci e non di singoli arrivi, e in quanto tali, costituiscono una “minaccia alla sicurezza nazionale” e quindi giustificano misure straordinarie.

Secondo la Turchia, sono 135.844 i migranti che si sono diretti verso il confine con la Grecia per cercare di entrare nell’Ue, mentre Atene ha confermato finora 24 mila tentativi di passaggio impediti, dopo che Ankara ha annunciato che non intende più fermarli.

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