K metro 0 – Berlino – “Capisco che la Turchia sta affrontando una grande sfida per Idlib”, ha detto oggi la cancelliera tedesca Angela Merkel ai giornalisti, reagendo alla nuova crisi migratoria generata dall’annuncio del presidente turco Recep Tayyp Erdogan che ha avvertito che la Turchia non avrebbe più impedito ai rifugiati di lasciare il
K metro 0 – Berlino – “Capisco che la Turchia sta affrontando una grande sfida per Idlib”, ha detto oggi la cancelliera tedesca Angela Merkel ai giornalisti, reagendo alla nuova crisi migratoria generata dall’annuncio del presidente turco Recep Tayyp Erdogan che ha avvertito che la Turchia non avrebbe più impedito ai rifugiati di lasciare il suo territorio.
“Per me è tuttavia inaccettabile che il presidente Erdogan e il suo governo non esprimano questa insoddisfazione in un dialogo con noi come Unione europea, ma che usino invece i rifugiati. Per me, non è questo il modo di andare avanti”, ha proseguito la Merkel. La cancelliera tedesca ha aggiunto che l’Unione europea e la Turchia dovrebbero riprendere i colloqui sulla questione rifugiati e che la Germania è anche aperta a sostenere la Turchia a livello bilaterale. Più di 10.000 migranti, soprattutto dalla Siria, ma anche da altri Paesi del Medio Oriente e dall’Afghanistan, hanno raggiunto le frontiere turche con gli Stati membri dell’Ue di Grecia e Bulgaria da giovedì, quando Ankara ha annunciato che non li avrebbe trattenuti nel suo territorio. Erdogan ha dichiarato che “il periodo dei sacrifici unilaterali in favore dei rifugiati è finito”.
Nel frattempo, il numero di migranti che hanno lasciato la Turchia alla volta dell’Europa, ha raggiunto le 117.677 persone, twitta il ministro dell’Interno turco, Suleyman Soylu. I migranti stanno abbandonando il Paese dirigendosi verso i confini con la Grecia e la Bulgaria.
Intanto, l’organizzazione delle Nazioni Unite denuncia: la comunità internazionale sta ignorando i bisogni di circa un milione di sfollati siriani che si trovano vicino al confine con la Turchia. È quanto emerge dal rapporto stilato dalla Commissione Onu d’inchiesta sulla Siria, che si chiede come mai il mondo non stia fornendo gli aiuti umanitari necessari a queste persone, tra cui centinaia di migliaia di bambini esposti alle rigide temperature invernali.” Credo che sia scandaloso che la comunità internazionale non sia riuscita finora ad affrontare questa situazione. C’è urgenza di agire”, ha detto il presidente della Commissione d’inchiesta Paulo Pinheiro nel corso di una conferenza stampa. ” L’Europa è tristemente riluttante nel farsi carico dei rifugiati”, continua Hanny Megally, membro della Commissione, aggiungendo che” i Paesi dovrebbero almeno aiutare i siriani in Siria, anche se non gli permettono di entrare”.