K metro 0 – Cagliari – Arriverà domani, sabato 29 febbraio nel capoluogo sardo, la seconda edizione della marcia mondiale per la pace e la non violenza. Nello stesso modo in cui in pochi anni è stata sviluppata la coscienza ecologica, si vuole continuare a creare la consapevolezza che solo attraverso la “pace” e la “nonviolenza”
K metro 0 – Cagliari – Arriverà domani, sabato 29 febbraio nel capoluogo sardo, la seconda edizione della marcia mondiale per la pace e la non violenza.
Nello stesso modo in cui in pochi anni è stata sviluppata la coscienza ecologica, si vuole continuare a creare la consapevolezza che solo attraverso la “pace” e la “nonviolenza” la specie umana aprirà il suo futuro. Quindi, Rendere visibili le diverse azioni positive che persone, collettività e popoli stanno sviluppando in numerosi luoghi in direzione dell’applicazione dei diritti umani, della non discriminazione, della collaborazione, della convivenza pacifica e della non aggressione.
Soprattutto, dare voce alle nuove generazioni che vogliono prendere il percorso della cultura della nonviolenza nell’immaginario collettivo, nell’educazione, nella politica, nella società.
Il disarmo nucleare, l’accoglienza, equità e diritti, inclusione ed eco sostenibilità, questo vuole il corteo che sfilerà per un breve tratto per Via Garibaldi e Via Manno, suonando, leggendo poesia e flashmob, ed illustrando ai partecipanti e ai sostenitori i temi della marcia mondiale, ideata dall’associazione internazionale “Mondo senza guerre” e accolta dai principali movimenti e associazioni pacifiste per il disarmo mondiale. Parteciperanno i tenores del gruppo “Supramonte” di Orgosolo.
La tappa italiana a Cagliari è stata organizzata dal comitato locale “Sardegna per la Pace” a cui aderiscono una serie di sigle, unite per un unico obiettivo nazionale e internazionale: disarmo e proibizione delle armi nucleari; la riforma delle Nazioni Unite; un pianeta integralmente sostenibile e no a ogni tipo di discriminazione. “A queste – sottolineano Antonello Murgia e Carlo Bellisai, rappresentanti del comitato organizzatore – si aggiungono i temi legati alla Sardegna: la dismissione dei poligoni militari, la riconversione della fabbrica di bombe di Domusnovas, la bonifica dei poli industriali inquinati”.
Giacomo Meloni, segretario della Confederazione sindacale sarda (Css), ha evidenziato come “La presenza del sindacato serva a superare le contrapposizioni tra i temi del lavoro e della pace”.
Per il problema Coronavirus non parteciperanno alcune delegazioni estere.
La Marcia Mondiale per la Pace è partita da Madrid il 2 ottobre scorso, in occasione dei 150 anni dalla nascita di Gandhi e terminerà l’8 marzo sempre nella capitale spagnola, dopo aver toccato molte città del mondo.
Con il precedente edizione della 1ª marcia mondiale 2009-2010, che durante 93 giorni ha percorso 97 paesi e cinque continenti, si progetta di realizzare questa seconda Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza 2019-2020.