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NY: l’ambasciatore ucraino denuncia interferenze nel Donbass

NY: l’ambasciatore ucraino denuncia interferenze nel Donbass

K metro 0 – New York – Nel corso dell’incontro del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, tenuto ieri a New York, Il capo della Missione permanente ucraina presso le Nazioni Unite, l’ambasciatore Serhiy Kyslytsya, ha affermato che la Russia lo scorso anno ha fornito ai separatisti attivi nelle zone di conflitto del Donbass oltre

K metro 0 – New York – Nel corso dell’incontro del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, tenuto ieri a New York, Il capo della Missione permanente ucraina presso le Nazioni Unite, l’ambasciatore Serhiy Kyslytsya, ha affermato che la Russia lo scorso anno ha fornito ai separatisti attivi nelle zone di conflitto del Donbass oltre 4.000 tonnellate di armi e munizioni.

Non dovremmo perdere di vista il contesto più ampio dell’aggressione armata russa contro l’Ucraina” ha infatti dichiarato Kyslytsya nel suo discorso, sottolineando poi come i “…sei anni di invasione militare della Russia a Donbas hanno lasciato oltre 13.000 persone uccise e oltre 27.000 ferite. Più di 1,4 milioni di residenti di Donbas sono ora IDP (Internally Displaced Persons, sfollati interni, ndr)”.

Il diplomatico ucraino, davanti ai suoi colleghi delle Nazioni Unite, non si è risparmiato nella sua denuncia della situazione nell’est dell’Ucraina: “Le aree sequestrate si sono trasformate in una terra di paura e terrore. L’economia locale è stata distrutta, le attrezzature delle imprese sono state distrutte o trasferite in Russia. Oltre 3,4 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria quest’anno. Inoltre, questo territorio, secondo le Nazioni Unite, è già diventato uno dei più contaminati dalle mine al mondo“.

La Federazione Russa continua a fornire alle sue forze di occupazione armi, truppe regolari e mercenari nella misura in cui ora fanno impallidire molti eserciti europei“, ha osservato il diplomatico, presentando anche i numeri di questi rifornimenti: “...circa 500 carri armati, un migliaio di veicoli da combattimento corazzati, quasi 130 sistemi MLR e circa 800 sistemi di artiglieria“.

Proprio l’anno scorso, la Federazione Russa ha inviato nei territori occupati di Donbas oltre 4.000 tonnellate di armi e munizioni“, ha poi concluso Kyslytsya.

Mentre l’ambasciatore ucraino teneva il suo discorso a New York, nelle zone del Donbass le forze armate della Federazione Russa hanno violato il cessate il fuoco nell’area di JFO (Joint Forces Operation, evoluzione delle ATO, Anti-Terrorist Operation, le zone di Donetsk e Luhansk sotto il controllo delle forze russe, ndr) nel Donbas 22 volte.

Il nemico ha usato sistemi di artiglieria da 152 mm e 122 mm, mortai da 82 mm e 120 mm vietati ai sensi degli accordi di Minsk, armi su carri armati, veicoli da combattimento della fanteria, lanciagranate di sistemi diversi, mitragliatrici pesanti e altre armi leggere per colpire le posizioni ucraine” riporta infatti il centro stampa del Quartier generale della JFO.

Secondo i rapporti, le forze russe hanno utilizzato, nelle zone a sud e a nord del Donbass, numerose armi e munizioni proibite dagli accordi di Minks, tra cui mitragliatrici pesanti, mortai da 82 e 120 mm, lancia granate anticarro portatili, sistemi di artiglieria da 122 e 152 mm. In particolare, a essere colpite sono state le zone vicino ai villaggi di Berezove, Shyrokyne, Pyshchevyk, Krymske, Novotoshkivske, Orikhove, Khutir Vilny, Zolote-4, Luhanske, Novoluhanske e alla città di Popasna.

Nel corso dei 22 attacchi, sono stati segnalati sei soldati ucraini feriti (WIA, Wounded In Action) e uno ucciso (KIA, Killed In Action), come confermato il Centro stampa del quartier generale delle operazioni delle forze armate ucraine sulla pagina Facebook ufficiale: “Il 18 febbraio le forze armate della Federazione Russa hanno violato il cessate il fuoco 22 volte. Un soldato ucraino è stato ucciso e altri sei sono stati feriti a seguito di bombardamenti nemici“.

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