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Covid-19. Oms: solidarietà, non lottiamo con un’epidemia ma con una ‘infodemia’

Covid-19. Oms: solidarietà, non lottiamo con un’epidemia ma con una ‘infodemia’

K metro 0 – Roma – Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, intervenendo alla conferenza di Monaco di Baviera sull’emergenza generata dal nuovo Coronavirus COVID-19: “Il peggior nemico non è il virus ma la stigmatizzazione”. Il numero uno dell’Oms ha messo anche in guardia dalle fake news e dalle notizie

K metro 0 – Roma – Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, intervenendo alla conferenza di Monaco di Baviera sull’emergenza generata dal nuovo Coronavirus COVID-19: “Il peggior nemico non è il virus ma la stigmatizzazione”.

Il numero uno dell’Oms ha messo anche in guardia dalle fake news e dalle notizie incontrollate: “Noi non lottiamo con un’epidemia ma con una ‘infodemia’, dobbiamo fare in modo che le fake news non si diffondano”, ha sottolineato in un altro passaggio del suo intervento.

Nel frattempo, è atterrato all’aeroporto di Pratica di Mare di Roma l’aereo proveniente da Wuhan con a bordo Niccolò, lo studente italiano, 17enne di Grado, costretto due volte, a causa della febbre, a restare nella città cinese da dove si è diffusa l’epidemia di Coronavirus. Ad accoglierlo all’aeroporto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio che ha spiegato che, con oggi, è stato “completato il processo di evacuazione di tutti gli italiani che volevano rientrare”, dopo i 64 tornati a casa dalla Cina nelle scorse settimane. Niccolò è già stato ricoverato all’Istituto Spallanzani di Roma dove dovrà completare il periodo di isolamento. Le condizioni di salute del giovane “sono buone” hanno detto i medici che lo hanno in cura. Nicolò “presenta febbricola e non manifesta altra sintomatologia. È stato effettuato un tampone naso faringeo per la ricerca del nuovo Coronavirus e di altri eventuali agenti patogenti. Il ragazzo appare assolutamente sereno e di ottimo umore”, hanno aggiunto. A fargli compagnia libri e cellulare con cui potrà comunicare per sentirsi meno solo.

In Australia, oltre 100mila studenti cinesi in possesso di un regolare visto d’ingresso per motivi di studio, sono rimasti bloccati fuori dal Paese. Il divieto di ingresso è stato imposto lo scorso primo febbraio in seguito all’emergenza Covid-19. Lo scrive il Guardian Australia online, precisando che il bando, originariamente disposto per 14 giorni, è stato appena prorogato di un’altra settimana e la misura sarà rivista “su base settimanale”. Intanto la Cina ha accettato di attenuare le restrizioni su internet, dietro pressione delle maggiori università australiane, per consentire agli studenti di studiare online.

Infine, nella repubblica popolare della Cina sono 66.492 le persone contagiate dal COVID-19, mentre il numero dei morti è salito a 1.523 e 11.053 ammalati versano in gravi condizioni. A fornire l’ultimo bilancio è la Commissione nazionale per la salute cinese. I dati mostrano un calo nel tasso di nuove infezioni, mentre i 124 morti registrati nelle ultime 24 ore mostrano un livello di mortalità in linea con i giorni scorsi.

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Nizar Ramadan
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