K metro 0 – Berlino – La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha difeso l’utilizzo di esperti esterni durante il suo mandato da ministra della Difesa tedesca. Giovedì, infatti, ha testimoniato in un’indagine parlamentare, riconoscendo come siano stati commessi diversi errori. Von der Leyen, colonna portante del governo guidato dalla cancelliera Angela
K metro 0 – Berlino – La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha difeso l’utilizzo di esperti esterni durante il suo mandato da ministra della Difesa tedesca. Giovedì, infatti, ha testimoniato in un’indagine parlamentare, riconoscendo come siano stati commessi diversi errori.
Von der Leyen, colonna portante del governo guidato dalla cancelliera Angela Merkel per quasi 14 anni, ha ricoperto il ruolo dal 2013 fino alla sua candidatura a capo della commissione esecutiva dell’Unione europea. Le sue decisioni da ministra della Difesa hanno comunque destato più di qualche critica. Il Bundestag vuole infatti vederci chiaro in merito ai 155 milioni spesi nei primi sei mesi del 2019 in consulenze esterne dal Ministero della Difesa, dicastero che in quel periodo era ancora retto proprio dalla von der Leyen.
Il parlamento starebbe cercando di capire se in quel periodo sono state seguite le giuste procedure, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo di collaboratori esterni all’interno del ministero. Von der Leyen ha ammesso che alcune regole sono state infrante nel ratificare i contratti, quindi nessun illecito e stato commesso, ma anche sottolineato come l’assunzione di tale personale è stata necessaria. In particolare, ha dichiarato, per la digitalizzazione dell’esercito che non sarebbe potuta avvenire “senza il loro aiuto”.