K metro 0 – Bruxelles – l’anno scorso sono state 158 milioni le chiamate al 112 nell’UE, oltre la metà di tutte le chiamate di emergenza. Oltre 2 milioni di chiamate sono state effettuate da europei in viaggio in altri paesi dell’UE tramite i servizi di roaming. Il ricorso al numero unico di emergenza 112
K metro 0 – Bruxelles – l’anno scorso sono state 158 milioni le chiamate al 112 nell’UE, oltre la metà di tutte le chiamate di emergenza. Oltre 2 milioni di chiamate sono state effettuate da europei in viaggio in altri paesi dell’UE tramite i servizi di roaming. Il ricorso al numero unico di emergenza 112 aumenta ogni anno e vari Stati membri hanno migliorato i sistemi di localizzazione della persona che chiama.
La relazione pubblicata oggi, sottolinea anche come gli Stati membri garantiscono alle persone con disabilità facile accesso ai servizi di emergenza. Grazie all’atto europeo sull’accessibilità è possibile chiamare il 112 ad esempio tramite un testo interattivo, una chat o una videoconferenza.
Il Commissario per il Mercato interno Thierry Breton ha dichiarato: “Il 112 è un numero salvavita per tutti gli europei in situazioni di emergenza. Alla luce dell’importanza di localizzare rapidamente la vittima, l’ubicazione di chi chiama il 112 deve essere comunicata tempestivamente alle autorità che gestiscono la chiamata di emergenza. Da dicembre di quest’anno nuove norme UE sulle telecomunicazioni consentiranno di stabilire in modo molto più preciso l’ubicazione del chiamante. Siamo pronti ad aiutare le autorità nazionali e la società civile, che devono dare priorità alla localizzazione e fare il possibile per prevenire i decessi in futuro”.
Ogni anno l’11 febbraio l’Unione europea celebra il numero unico di emergenza europeo “112”. Dal 1991, grazie a una decisione del Consiglio europeo, le persone in pericolo possono chiamare gratuitamente il numero di emergenza 112 ovunque si trovino nell’UE.