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Italia: più decessi che nascite, l’Irlanda prima in Europa per tasso di natalità

Italia: più decessi che nascite, l’Irlanda prima in Europa per tasso di natalità

K metro 0 – Roma – I dati dell’Istat tracciano un quadro ben chiaro sul divario tra nascite e decessi nel Bel Paese, nonché il calo dei nuovi nati, conferma come in Italia ci sia un vero e proprio declino demografico. Secondo i dati diffusi dall’Istituto nazionale di statistica a fronte di 435mila nuovi nati

K metro 0 – Roma – I dati dell’Istat tracciano un quadro ben chiaro sul divario tra nascite e decessi nel Bel Paese, nonché il calo dei nuovi nati, conferma come in Italia ci sia un vero e proprio declino demografico. Secondo i dati diffusi dall’Istituto nazionale di statistica a fronte di 435mila nuovi nati si sono registrati 647mila decessi, con un saldo negativo di 212mila. Il numero medio di figli per donna è di 1,29, mentre l’età media del parto è di 32,1. La crescita demografica si concentra particolarmente nel Nord, mentre si conferma il calo della popolazione nel Mezzogiorno. Lo sviluppo demografico più importante si è registrato nelle province autonome di Bolzano e Trento. Rilevante anche l’incremento di popolazione osservato in Lombardia ed Emilia-Romagna.

Totalmente contrapposte le condizioni di sviluppo demografico nelle quali versano le singole regioni del Mezzogiorno, la migliore delle quali, la Sardegna, si attesta nel 2019 a ritmi di variazione della popolazione pari al -5,3 per mille. Particolarmente critica, infine, la dinamica demografica di Molise e Basilicata che, in un solo anno, perdono circa l’1% delle rispettive popolazioni.

Inoltre, al primo gennaio 2020 gli stranieri residenti in Italia ammontano a 5 milioni 382mila, in crescita di 123 mila unità (+2,3%) rispetto a un anno prima. Nel conteggio, specifica l’Istat, concorrono 220mila unità in più per effetto delle migrazioni con l’estero, 55 mila unità in più per effetto della dinamica naturale (63mila nati stranieri contro appena 8 mila decessi), 46mila unità in meno per effetto delle revisioni anagrafiche e, infine, 109mila unità in meno per acquisizioni della cittadinanza italiana.

E in Europa? Secondo i dati pubblicati dall’Eurostat per l’anno 2019, sono diciotto i Paesi in cui la popolazione è cresciuta di più: Malta (+36,8 per 1.000 abitanti), davanti a Lussemburgo (+19,6‰), Irlanda (+15,2‰), Cipro (+ 13,4‰), Svezia (+10,8‰), Slovenia (+6,8‰), Belgio (+6,1‰), Spagna e Paesi Bassi (entrambi +5,9‰) e Regno Unito (+5,6‰). In dieci Paesi, tra cui l’Italia, è diminuita: di più di tutti in Lettonia (-7,5‰), seguita da Bulgaria e Croazia (entrambe -7,1‰), Romania (-6,6‰) e Lituania (-5,3‰). Il tasso di natalità più alto in Irlanda e Svezia (12,5 per 1.000 abitanti), il più basso in Italia (con 7,3 nati ogni 1.000 abitanti), la media europea di 9,7 su mille. Rispetto all’anno precedente sono calate le nascite nell’Ue di circa 118.000 unità mentre sono aumentati di 46.000 i decessi. L’Irlanda è in testa alla classifica anche dei Paesi in cui le nascite hanno superato le morti al punto da garantire il ricambio naturale della sua popolazione (6,1‰). In quindici Stati membri, tra cui l’Italia, le morti sono state nettamente più numerose delle nascite.

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