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Egitto, arrestato attivista: interrogato, torturato e infine incriminato

Egitto, arrestato attivista: interrogato, torturato e infine incriminato

K metro 0 – Roma – Le autorità egiziane, hanno confermato l’arresto del giovane ricercatore dell’Università Alma Mater di Bologna, Patrick George Michel Zaki Suleiman, avvenuto lo scorso 7 febbraio all’aeroporto del Cairo mentre ritornava in patria dall’Italia per trovare la famiglia residente a Mansoura. Un tweet del ministero dell’Interno egiziano ha confermato che Patrick George

K metro 0 – Roma – Le autorità egiziane, hanno confermato l’arresto del giovane ricercatore dell’Università Alma Mater di Bologna, Patrick George Michel Zaki Suleiman, avvenuto lo scorso 7 febbraio all’aeroporto del Cairo mentre ritornava in patria dall’Italia per trovare la famiglia residente a Mansoura.

Un tweet del ministero dell’Interno egiziano ha confermato che Patrick George Zaki è stato arrestato su mandato della Procura ed è stato portato davanti al pubblico ministero che ha deciso di porlo in regime di detenzione preventiva per 15 giorni in attesa dei risultati delle indagini. Per le autorità egiziane il giovane è stato arrestato per fatti risalenti al 2019 e lo vedono accusato di: incitamento a sovvertire il sistema politico promuovendo pensieri che mirano a cambiare i principi costituzionali; diffondere false notizie intese a minare l’ordine sociale e il caos, incitando le proteste non autorizzate con l’obiettivo di indebolire il prestigio dello Stato; gestire e utilizzare un account Facebook con lo scopo di disturbare l’ordine pubblico, mettendo in pericolo la sicurezza della società e dei cittadini, promuovendo attacchi di terrorismo e violenza.

“Il Ministro degli Esteri Di Maio, per il tramite dell’Ambasciata d’Italia al Cairo, segue da vicino e fin dal primo momento il caso dello studente egiziano Patrick George Zaki. Fonti della Farnesina riferiscono che “l’Italia ha chiesto l’inserimento del caso all’interno del meccanismo di “monitoraggio processuale” coordinato dalla Delegazione dell’Unione Europea in loco che consente ai funzionari delle Ambasciate UE di monitorare l’evoluzione del processo e presenziare alle udienze. “L’Italia continuerà a seguire il caso sia tramite il coordinamento con i partner internazionali che attraverso gli altri canali rilevanti.”

“Abbiamo presentato, con la collega Lia Quartapelle ed altri deputati del Partito Democratico, una interrogazione in Commissione Esteri della Camera sull’arresto in Egitto dello studente dell’Università di Bologna Patrick George Zaki. Vogliamo cosi sollecitare il Governo perché metta in atto tutte le possibili iniziative per garantire l’incolumità di questo giovane attivista dei diritti umani, che rischia di essere sottoposto a tortura. A Bologna c’è una forte mobilitazione per la sua liberazione e, come deputati del PD, ci sentiamo impegnati a mettere in atto tutte le iniziative utili per ottenerla” Così ha commentato Andrea De Maria, Deputato PD.

l’organizzazione non governativa dell’Egypt Initiative for Personal Rights (Eipr) ha dato la notizia che un suo ricercatore, Patrick George Zaki, è stato arrestato senza apparenti motivi all’aeroporto del Cairo, trattenuto per ore senza che se ne sapesse niente, interrogato, torturato e infine incriminato. Del caso di Zaki si sono rapidamente occupate organizzazioni internazionali, attivisti e politici egiziani e italiani: in tanti sono preoccupati che la sua sia una detenzione violenta e arbitraria, e che possa essere un nuovo caso simile a quello di Giulio Regeni, il ricercatore italiano scomparso al Cairo il 25 gennaio 2016 e ritrovato morto alcuni giorni dopo in un sobborgo della capitale egiziana con evidenti segni di torture sul corpo.

l’Università di Bologna si è attivata creando un gruppo di crisi interno che ha avviato una collaborazione con le autorità competenti. “L’Ateneo si è subito messo in contatto con il Ministero dell’Università e per questo ringrazia il Ministro Manfredi che si messo a disposizione immediatamente. Si sono inoltre attivati il Ministero degli Interni e l’Ambasciata italiana al Cairo attraverso la Farnesina” afferma il prorettore vicario Mirko Degli Esposti dell’Università di Bologna. “L’Università di Bologna sta seguendo con grande attenzione l’evolversi della situazione e auspica che questa vicenda possa avere un esito rapido e positivo, nella piena trasparenza e completezza delle informazioni e nel pieno rispetto dei diritti delle persone – aggiunge – Patrick George Zaky ha vinto una borsa di studio, dopo una rigorosa selezione, per partecipare al prestigioso master internazionale GEMMA, un corso di studio unico in Europa sugli studi di genere.

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