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Libia. Onu, “situazione scandalosa: tregua solo sulla carta e armi arrivano nonostante l’embargo”

Libia. Onu, “situazione scandalosa: tregua solo sulla carta e armi arrivano nonostante l’embargo”

K metro 0 – New York – Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha definito la situazione attuale in Libia “uno scandalo” in quanto sia la tregua, raggiunta tra il Governo di accordo nazionale di Fayez al Serraj e l’Esercito nazionale di Khalifa Haftar, sia l’embargo alle armi dall’esterno vengono “costantemente violati”. Guterres, parlando ieri

K metro 0 – New York – Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha definito la situazione attuale in Libia “uno scandalo” in quanto sia la tregua, raggiunta tra il Governo di accordo nazionale di Fayez al Serraj e l’Esercito nazionale di Khalifa Haftar, sia l’embargo alle armi dall’esterno vengono “costantemente violati”. Guterres, parlando ieri della priorità dell’Onu nel 2020, si è detto rammaricato del fatto chenonostante gli impegni presi alla Conferenza di Berlino, diversi Paesi continuano a inviare armi nel Paese in guerra. L’inviato speciale dell’Onu in Libia, Ghassan Salamé, informando il Consiglio di sicurezza sulla situazione in campo, ha dichiarato che “ci sono attori senza scrupoli dentro e fuori la Libia che cinicamente annuiscono e strizzano l’occhio agli sforzi per promuovere la pace e affermano piamente il loro sostegno all’Onu ma intanto continuano a rilanciare su una soluzione militare”.

Ha riferito inoltre che dal 12 gennaio la missione Unsmil ha registrato oltre 110 segnalazioni di violazioni della tregua concordata l’8 gennaio su richiesta dei presidenti russo, Vladimir Putin e turco, Recep Tayyip Erdogan. “La tregua esiste solo di nome, sulla carta”, ha aggiunto.
Salamé ha inoltre criticato il fatto che entrambe le parti stessero ricevendo rinforzi militari – nonostante gli esiti di Berlino – in una sfacciata violazione dell’embargo sulle armi del Consiglio di sicurezza dell’Onu L’offensiva contro Tripoli ha provocato la fuga di oltre 120
mila persone dalle loro case nelle zone di combattimento e ha portato alla chiusura di 120 scuole. “Sono anche profondamente preoccupato per i rinforzi militari che arrivano da entrambe le parti, sollevando lo spettro di un conflitto più ampio che sta inghiottendo la regione.

Le parti in guerra hanno continuato a ricevere una considerevole quantità di equipaggiamenti avanzati, combattenti e consiglieri militari da sponsor stranieri, in sfacciata violazione dell’embargo sulle armi e degli impegni presi dai rappresentanti di questi Paesi a Berlino. L’Lna (l’esercito di Haftar, ndr) ha rafforzato le sue forze in prima linea a Tripoli con armi, equipaggiamento ed elementi di fanteria, inclusi combattenti stranieri”, ha affermato Salamé.

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