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Coronavirus: altri 700 nuovi casi. Voli sospesi per la Cina

Coronavirus: altri 700 nuovi casi. Voli sospesi per la Cina

K metro 0 – Agenzie – Pechino –  L’aumento giornaliero delle vittime è il più alto dall’inizio dell’epidemia. Sono 38 i decessi registrati ieri nella repubblica popolare della Cina per il coronavirus, quindi sale ancora il numero delle vittime: 170 morti. I nuovi casi registrati nella giornata di ieri in tutto il territorio cinese sono

K metro 0 – Agenzie – Pechino –  L’aumento giornaliero delle vittime è il più alto dall’inizio dell’epidemia. Sono 38 i decessi registrati ieri nella repubblica popolare della Cina per il coronavirus, quindi sale ancora il numero delle vittime: 170 morti.

I nuovi casi registrati nella giornata di ieri in tutto il territorio cinese sono stati oltre 1.700, dei quali 1.032 solo nella provincia focolaio dell’infezione, secondo l’ultimo bilancio del governo centrale. Anche il Tibet ha riportato il suo primo caso, rende noto la Commissione sanitaria nazionale (Nhc) cinese.

Le 38 nuove vittime segnano il più alto aumento di decessi giornalieri dall’inizio dell’epidemia e arrivano mentre è in corso un massiccio sforzo di contenimento che sta tenendo bloccate decine di milioni di persone nello Hubei.

Complessivamente la provincia dell’Hubei ha confermato 4.586 casi d’infezione, coi decessi saliti a 162. Dai dati aggiornati della Commissione sanitaria provinciale emerge che i ricoverati sono 4.334: le condizioni di 711 di loro sono definite “gravi”, quelle di altre 277 invece sono “critiche”.

Oggi previsto il rimpatrio dei cittadini italiani e di quelli britannici, mentre la compagnia aerea Lufthansa e le sue controllate Swiss e Austrian cancellano i voli da e per la Cina: lo ha indicato il vettore tedesco a Francoforte. Le tre società seguono l’esempio di British Airways e di altre compagnie, che si sono già mosse nella stessa direzione sulla scia della diffusione del coronavirus.

La misura durerà in un primo tempo sino al 9 febbraio, ha fatto sapere Lufthansa. Per poter recuperare tutti gli equipaggi e passeggeri che si trovano al momento nel Paese asiatico tutte le destinazioni verranno servite però ancora una volta. Per motivi operativi le prenotazioni sono inoltre bloccate sino a fine febbraio. Il provvedimento esclude Hong Kong, che continuerà a essere servita.

In Europa si segnalano cinque casi in Francia, quattro in Germania, un caso in  Finlandia. Questo il punto sul contagio di cittadini Ue in Europa al Parlamento europeo, riunito in  sessione plenaria. Alla Commissione risulta che attualmente circa 600 europei vorrebbero lasciare la Cina, ma al momento  solo la Francia ha chiesto assistenza Ue per i rimpatri. Risulta che i paesi che hanno segnalato cittadini nazionali che vogliono rientrare dalla Cina sono Italia, Austria, Belgio, Bulgaria, Germania, Spagna,  Finlandia, Francia, Lettonia, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania e Regno Unito.

Intanto il ministero della salute giapponese ha annunciato stamattina che tre dei 206 passeggeri giapponesi evacuati ieri dal capoluogo dell’Hubei, Wuhan, sono contaminati dal coronavirus.

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Patrizia Grandi
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