K metro 0 – Berlino – Cronaca Germania. Dalle dimissioni dell’europarlamentare tedesco Martin Buschmann, alla chiusura dell’ostello nordcoreano passando per i 4 casi di coronavirus. Un politico tedesco del Parlamento europeo si è dimesso martedì, dopo che la scoperta che in passato è stato membro del partito neonazista NPD. Si tratta di Martin Buschmann, 49
K metro 0 – Berlino – Cronaca Germania. Dalle dimissioni dell’europarlamentare tedesco Martin Buschmann, alla chiusura dell’ostello nordcoreano passando per i 4 casi di coronavirus.
Un politico tedesco del Parlamento europeo si è dimesso martedì, dopo che la scoperta che in passato è stato membro del partito neonazista NPD. Si tratta di Martin Buschmann, 49 anni, membro del movimento Animal Protection Party, che ha ammesso di essersi unito all’NPD “25 anni fa” dopo essersi innamorato di “una donna che ne faceva parte”. Secondo il Kreiszeitung-Wochenblatt, giornale locale del quartiere di Amburgo dove il parlamentare è cresciuto, Buschmann sarebbe entrato a far parte dell’NPD nel 1992 per poi rimanervi fino al 1996. Il quotidiano ha inoltre rivelato che il politico in questione avrebbe tentato di nascondere i propri legami con i neonazisti. Fu proprio un suo legale a respingere qualsiasi accusa per poi passare a discutere se fosse o meno un partecipante ‘attivo’. Buschmann si è rivolto alla causa della sinistra dopo aver lasciato l’NPD, unendosi all’Animal Protection Party nel 2009.Prima di ammettere i rapporti con il partito di estrema destra, aveva riferito sempre al Kreiszeitung-Wochenblatt che il motivo della sua scelta era quello di opporsi al laboratorio farmacologico LPT ad Amburgo. Quest’ultimo era stato ripetutamente criticato per il trattamento riservato agli animali da laboratorio. Sulla sua pagina Facebook, Buschmann ha spiegato di non esse stato un membro particolarmente attivo dell’NPD e che al tempo trovò difficile “resistere alle dinamiche di gruppo”. Per questo decise di proporsi per una collaborazione col partito. Tra le altre cose, si è scusato per il proprio passato: “Niente mi disgusta più del razzismo, dell’antisemitismo, del fascismo o di qualsiasi discriminazione”. Lo European United Left -Nordic Green Left, presente all’interno del Parlamento europeo, si è dichiarato “deluso” in merito alla vicenda e ha concordato con la decisione del parlamentare di dimettersi.
Nella giornata di martedì, poi, una corte tedesca ha archiviato il processo per evitare la chiusura di un ostello collocato all’interno dell’ambasciata nordcoreana a Berlino. L’attività, fonte significativa di introiti per il Paese est-asiatico, dovrà essere chiusa. I giudici hanno infatti ribadito come questa sia l’unica soluzione possibile, visto che la Corea del Nord “rappresenta una minaccia globale, considerato il suo programma nucleare”. La sentenza, emessa ieri, è stata accolta con favore dai legali della famiglia di Otto Warmbier, lo studente americano 22enne che è morto poco dopo esser tornato negli Stati Uniti dalla Corea del Nord in stato vegetativo nel 2017. I genitori hanno raccontato che loro figlio è stato torturato dopo esser stato accusato e imprigionato per tentato furto di un poster di propaganda. Ora il loro obiettivo è infatti cercare e far chiudere le attività nordcoreane in giro per il mondo.
Sempre per quanto riguarda la cronaca, il ministero della Salute tedesco ha confermato tre casi di infezione da coronavirus in Baviera. Il totale è arrivato quindi a quattro in Germania. I tre nuovi pazienti sarebbero “connessi” al primo caso registrato nel Paese, che è stato verificato lunedì. Secondo fonti ufficiali, la prima persona avrebbe contratto il virus da una collega cinese che ha visitato l’area di Whuan per un workshop aziendale. Il tempo di incubazione è particolarmente lungo – fino a due settimane – ed è quindi possibile che quest’ultima non abbia avvertito alcun sintomo inizialmente. “In totale ci sono circa 40 impiegati che hanno dichiarato di esser entrati in contatto con la donna. Su tutte le persone coinvolte saranno effettuati dei test mercoledì (oggi) come precauzione”. L’azienda in questione sarebbe la Webasto, che sviluppa prodotti per veicoli a motore, con base a Sternberg, in Baviera. Il caso è particolarmente interessante, visto che si tratta del primo esempio di diffusione del virus tra persone che non sono strettamente correlate.