K metro 0 – Londra – Secondo uno studio realizzato dai ricercatori dell’Università di Cambridge, è in crescita l’insoddisfazione per la democrazia nei paesi sviluppati. Gli studiosi hanno analizzato una serie di dati prendendo in esame quattro milioni di persone sottoposti a 3.500 sondaggi. Il Regno Unito e gli Stati Uniti hanno registrato i livelli
K metro 0 – Londra – Secondo uno studio realizzato dai ricercatori dell’Università di Cambridge, è in crescita l’insoddisfazione per la democrazia nei paesi sviluppati. Gli studiosi hanno analizzato una serie di dati prendendo in esame quattro milioni di persone sottoposti a 3.500 sondaggi. Il Regno Unito e gli Stati Uniti hanno registrato i livelli di insoddisfazione più alti. Lo studio, nello specifico, condotto dal Center for the Future of Democracy dell’Università di Cambridge, tiene traccia delle opinioni sulla democrazia sin dal 1995, con i dati del 2019 che mostrano la percentuale insoddisfatta che sale dal 48% al 58%. La ricerca copre 154 paesi in tutto il mondo. L’autore del Rapporto, Roberto Foa dichiara: “in tutto il mondo, la democrazia vive uno stato di malessere, se la fiducia cala è perché si è visto che le istituzioni democratiche non riescono ad affrontare alcune delle principali crisi della nostra era, dagli arresti economici alla minaccia del riscaldamento globale”.
I risultati dello studio fanno riflettere: questo malcontento generale potrebbe avere ripercussioni politiche e sociali, come quello già vissuto con lo shock economico del crollo finanziario del 2008, fino alla crisi dei rifugiati del 2015 e i conseguenti fallimenti della politica estera. Inoltre, non è da sottovalutare il fatto che, questa poca fiducia nei confronti della democrazia, ha portato all’ascesa del cosiddetto populismo in vari Paesi.
E in Europa? Nel Regno Unito, secondo lo studio, dagli anni ’70 la soddisfazione per la democrazia è cresciuta costantemente per 30 anni, raggiungendo un picco negli anni successivi al millennio. La situazione è cambiata dal 2005, quando sono subentrate la crisi finanziaria e le varie discussioni politiche-nazionali come le spese dei parlamentari. I ricercatori hanno inoltre rilevato che un recente calo si potrebbe collegare alla situazione di stallo politico attorno alla Brexit, secondo quanto riportano i risultati delle indagini condotte prima delle elezioni di dicembre.
A differenza del Regno Unito, alcuni paesi europei vanno contro tendenza ed esprimono grande soddisfazione per la democrazia, i paesi in questione sono: Danimarca, Svizzera, Norvegia e Paesi Bassi.
Interessanti anche i dati diffusi da un altro studio condotto dal Pew Research Center, in cui la democrazia risulta la forma di governo più apprezzata.
I ricercatori hanno preso in esame 38 Paesi su quale forma di governo sia più efficace nell’affrontare i problemi relativi al tasso di fiducia nell’esecutivo e alla soddisfazione verso la democrazia. Nella classifica della fiducia il Paese con il maggior tasso di fiducia nel governo è la Tanzania. In Europa troviamo in testa alcuni Stati del Nord come Paesi Bassi (71%), Germania (69%) e Svezia (67%). A metà gruppo ci sono Russia (59%), Australia (58%), Regno Unito (52%), Giappone (50%) e Stati Uniti (46%). Piuttosto sfiduciati gli italiani: solo il 31% è soddisfatto della democrazia e tra le nazioni europee ci collochiamo appena dietro alla Francia con il 34%, ma davanti a Spagna (25%) e Grecia (21%). Il dato positivo che si evince da entrambi gli studi è che i Paesi del nord Europa sono tra i primi a mostrare grande fiducia nei confronti della democrazia.