fbpx

Rassegna internazionale. Le Monde sulle elezioni in Emilia. Australia devastata dagli incendi. Spagna, Junqueras parla al parlamento catalano

Rassegna internazionale. Le Monde sulle elezioni in Emilia. Australia devastata dagli incendi. Spagna, Junqueras parla al parlamento catalano

K metro 0 – Parigi – “L’Emilia-Romagna non è l’Italia” è il titolo dell’editoriale di Le Monde dedicato ai risultati delle regionali di domenica scorsa. Le Monde ricorda l’importanza che ha avuto “l’incontestabile slancio alla democrazia italiana” garantito dal movimento delle Sardine, ma aggiunge che “questa campagna vittoriosa non sarebbe stata possibile senza un bilancio

K metro 0 – Parigi – “L’Emilia-Romagna non è l’Italia” è il titolo dell’editoriale di Le Monde dedicato ai risultati delle regionali di domenica scorsa. Le Monde ricorda l’importanza che ha avuto “l’incontestabile slancio alla democrazia italiana” garantito dal movimento delle Sardine, ma aggiunge che “questa campagna vittoriosa non sarebbe stata possibile senza un bilancio da difendere. La situazione in Emilia-Romagna è esemplare: con una crescita robusta, una disoccupazione riportata sotto il 5% e un sistema sanitario efficace, Stefano Bonaccini poteva appoggiarsi su un incontestabile successo”. “Il livello di vita in Emilia-Romagna – scrive ancora Le Monde – paragonabile a quello del nord Europa, è due volte più elevato di quello della Calabria, dove anche lì si votava domenica e dove la disoccupazione investe un quarto della popolazione attiva. Come sperare, allora, che le stesse ricette possano funzionare? In questa regione periferica, abbandonata al crimine organizzato per la rinuncia dello Stato, la destra filo-Salvini ha trionfato con oltre 25 punti di distacco”.

Non si ferma l’emergenza in Australia. Un nuovo incendio ha iniziato a divampare nel pomeriggio di lunedì 27 gennaio nell’Orraral Valley, ora le fiamme hanno raggiunto il Parco nazionale di Namadgi e si stima che abbia già colpito circa 8.106 ettari. Come si legge in un comunicato diffuso dal Wwf gli incendi sono a soli 15 chilometri da Canberra e dalla capitale si vedono il fumo e le fiamme che stanno colpendo la riserva naturale di Tidbinbilla, area in cui vivono koala, canguri e molte altre specie endemiche australiane, visitata ogni anno da centinaia di migliaia di persone. È straziante l’analisi fatta dal Guardian Australia sui dati delle aree bruciate nel New South Wales e nel Queensland, poi confermati dal governo del Nsw, da cui risulta bruciato almeno l’80% dell’area delle Blue Mountains e più del 50% delle foreste pluviali del Gondwana, entrambe dichiarate patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco. Per John Merson, direttore esecutivo del Blue Mountains World Heritage Institute, ”la portata del disastro è così grave da poter incidere sulla incredibile diversità degli eucalipti, motivo per cui l’area delle Blue Mountains è riconosciuta come patrimonio mondiale dell’umanità”, ha dichiarato al Guardian.

Serve un sistema misto per filtrare davvero l’immigrazione nel Regno Unito dopo la Brexit. È quanto suggerisce un rapporto anticipato dal Guardian del comitato indipendente sull’immigrazione, interpellato al riguardo dalla ministra dell’Interno, Priti Patel, che raccomanda un’adozione solo parziale del modello australiano “a punti”, additato finora come riferimento dal governo Tory di Boris Johnson e destinato sulla carta a privilegiare in futuro “i talenti”, senza distinzione fra cittadini Ue ed extracomunitari. Il nuovo sistema – previsto a partire non dal momento della formalizzazione della Brexit, fra tre giorni, ma dopo la scadenza del periodo di transizione post divorzio indicata al momento per il 31 dicembre 2020 – dovrebbe combinare due parametri, stando ai suggerimenti del rapporto: con l’entrata in vigore del sistema a punti per regolare gli ingressi di chi non abbia un’offerta di lavoro preliminare; e l’introduzione invece di una soglia di salario minimo per chi busserà alla porta del Regno con l’invito di potenziali datori di lavoro già in tasca. Solo così, secondo il comitato, il governo potrà puntare all’obiettivo di ridurre il flusso complessivo di migranti, continuando allo stesso tempo ad attirare “talenti” e forza lavoro vitale per settori dell’economia e dei servizi britannici come ad esempio il sistema sanitario nazionale (Nhs).

Spagna, per la prima volta dalla loro condanna, Oriol Junqueras e altri cinque leader separatisti condannati per sedizione sono potuti uscire dal carcere e intervenire al parlamento regionale di Barcellona. “La giustizia spagnola confonde la legge con la vendetta, ma questo non ci intimidisce”, ha detto Junqueras, promettendo di continuare a battersi per l’indipendenza. “Nulla di quanto ho fatto era reato”, ha detto il leader dell’Erc, condannato a 13 anni di carcere per aver organizzato il referendum indipendentista illegale del 2017 quando era numero due del governo regionale. Junqueras e gli altri cinque indipendentisti condannati sono arrivati al ‘Parlament’ di Barcellona accolti da una folla di centinaia di sostenitori che gridavano “libertà”. I sei hanno ricevuto il permesso di lasciare temporaneamente il carcere per testimoniare davanti ad una commissione d’indagine del parlamento locale sull’applicazione dell’articolo 155, ovvero quando Madrid assunse l’amministrazione diretta della Catalogna dopo il tentativo secessionista dell’autunno 2017. Il governo spagnolo del socialista Pedro Sanchez, una coalizione con la sinistra radicale di Podemos, ha avuto bisogno dell’astensione dell’Erc per ottenere la fiducia in parlamento. Il suo programma prevede l’apertura di un dialogo con i separatisti per una trovare una soluzione politica alla crisi catalana. Tale apertura è fortemente criticata dall’opposizione di destra, che accusa Sanchez di farsi ricattare dagli indipendentisti. E se il quotidiano El Paìs, più vicino ai socialisti, sottolinea come Junqueras e altri leader separatisti abbiano espresso oggi la loro volontà di dialogo, il giornale più conservatore “El Mundo” titola: “Junqueras va al Parlamento e minaccia un altro referendum illegale”.

Condividi su:
Joseph Villeroy
CONTRIBUTOR
PROFILE

Posts Carousel

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos

Che tempo fa



Condividi su: