K metro 0 – Parigi – Il presidente francese, Emmanuel Macron ha vestito i panni del promoter per il suo Paese, tormentato da un interminabile sciopero dei mezzi di trasporto. Macron ha sfruttato lo splendore del Palazzo di Versailles per corteggiare i maggiori imprenditori internazionali ieri, insistendo sul fatto che le sue riforme stiano attraendo
K metro 0 – Parigi – Il presidente francese, Emmanuel Macron ha vestito i panni del promoter per il suo Paese, tormentato da un interminabile sciopero dei mezzi di trasporto.
Macron ha sfruttato lo splendore del Palazzo di Versailles per corteggiare i maggiori imprenditori internazionali ieri, insistendo sul fatto che le sue riforme stiano attraendo investitori. Le proteste, intanto, continuano da sei settimane, soprattutto per la sua proposta di un nuovo sistema pensionistico. Il messaggio che è stato fatto passare, è che la seconda più grande economia dell’euro-zona rimane disponibile per stringere accordi. Il governo ha annunciato la firma di un contratto da 2 miliardi di euro per il cantiere navale di Saint-Nazaire sulla costa atlantica. Lì verranno costruite due navi da crociera per l’MSC, mettendo a disposizione 2.400 posti di lavoro in tre anni. MSC inoltre ha confermato il progetto di costruzione di altre navi in Francia per un valore di 4 miliardi di euro. Ma non è la sola azienda che darà fiducia al Paese, Coca-Cola ha annunciato che investirà 1 miliardo di euro nei prossimi 5 anni in Francia e Toyota costruirà un nuovo modello di auto nello stabilimento di Valenciennes, operazione che porterà 400 nuovi posti di lavoro e 100 milioni di euro in fondi. “La Francia è diventato il Paese più attrattivo per gli investimenti industriali, per la ricerca e per lo sviluppo in Europa”, ha dichiarato il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, all’emittente LCI e ha aggiunto: “Siamo un polo per l’innovazione”. Lo stesso Le Maire ha ammesso che l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea sta favorendo gli affari, molte aziende stanno volgendo lo sguardo alle nazioni del blocco. “Dobbiamo sfruttare ogni occasione economica”, ha detto.
Come riportato da Reuters, alcuni manifestanti hanno anche cercato di rovinare l’atmosfera della conferenza che si è tenuta a Versailles. In molti si sono riuniti nei pressi del palazzo per protestare ancora contro la nuova riforma delle pensioni, scontrandosi anche con la polizia. Decine e decine di dimostranti al grido di “Rovineremo la tua riforma” hanno cercato di superare il blocco degli agenti in tenuta antisommossa, senza però riuscirci. Gli scioperi, tuttavia, sembrano esser calati in intensità, dopo che il governo ha deciso di arrivare a un compromesso. L’esecutivo guidato da Macron ha mollato la presa sull’età pensionistica e i manifestanti hanno dovuto affrontare le pressioni, soprattutto economiche, causate dalle assenze nei posti di lavoro. Un annuncio del sindacato UNSA, che si occupa dei lavoratori della metropolitana, ha deciso di interrompere la propria protesta dopo 46 giorni consecutivi. Questa decisione ha fatto finalmente respirare Parigi e i suoi pendolari. I servizi sono tornati praticamente alla normalità, con 11 linee funzionanti su 16, per la prima volta dal 5 dicembre. Le linee restanti non sono ancora rientrate in funzione, secondo quanto riportato da RATP, azienda che gestiste gli impianti.
Da una protesta all’altra. Domenica, migliaia di persone sono scese in strada per manifestare contro la riforma di bioetica. Ventiseimila sarebbero stati i partecipanti per le autorità, mentre alcune fonti vicine agli organizzatori parlano di centinaia di migliaia. Questa arriva in senato oggi, a tre mesi dall’approvazione della camera bassa, l’Assemblea nazionale, del controverso decreto. La normativa, che è stata considerevolmente modificata dai senatori, potrebbe cambiare ulteriormente. Le coppie lesbiche e le donne single potranno usufruire legalmente della fecondazione assistita, con la possibilità di vedere coperte le spese mediche dal sistema di previdenza sociale. La misura era già stata ventilata durante la campagna elettorale di Emmanuel Macron nel 2017.