K metro 0 – Pechino – La Cina ha annunciato una sesta vittima e circa 140 nuovi casi di contagio causati dal misterioso virus, simile alla Sars, che sta alimentando nuove paure nel Paese a pochi giorni dal Capodanno cinese.

Aumenta l’allarme per il nuovo virus cinese: cresce il numero dei casi e l’infezione si diffonde anche a Pechino. Infatti, nelle ultime ore, il virus avrebbe raggiunto anche la capitale cinese, con due contagiati nel distretto meridionale di Daxing e a Shenzhen, vicino al confine con Hong Kong. Tutti e tre i pazienti di Pechino e Shenzhen erano stati a Wuhan, il luogo dove si sono concentrati i decessi. Il contagio del virus è stato collegato, dalle autorità cinesi, a un mercato ittico e di specie selvatiche nella città di Wuhan, che è stato poi chiuso negli ultimi giorni.

Il numero di persone infette dal nuovo virus in Cina è triplicato nel fine settimana, la città di Wuhan ha riportato 136 nuovi casi di malattia respiratoria. In totale le infezioni ora hanno superato i 270 casi e sei persone sono morte. Intanto le autorità sanitarie raccomandano di evitare contatti con animali e persone affette da patologie respiratorie.

Altre segnalazioni arrivano dalla Corea del Sud, dal Giappone e dalla Thailandia che, in queste ore, avrebbe confermato il suo primo caso. L’ultimo caso, che arriva da Seul, ha coinvolto una donna cinese giunta domenica all’aeroporto internazionale di Incheon e proveniente dalla città cinese. La paziente ha fatto scalo e avrebbe manifestato il malessere mentre si trovava in viaggio verso il Giappone, dove aveva intenzione di trascorrere le festività per il Capodanno cinese. Si sarebbero manifestati i sintomi quali febbre e problemi respiratori. Ora la donna è stata messa in quarantena in un reparto di isolamento designato a Incheon, vicino a Seoul. L’equipaggio del volo CZ6079 della compagnia aerea China Southern Airlines, su cui volava, e gli altri passeggeri sono sotto sorveglianza, nel caso in cui manifestino sintomi. Tre persone sono già state isolate e altre 14 sono state sottoposte ad esami.

L’ambasciata italiana a Pechino raccomanda di fare riferimento ai seguenti siti: WHO: https://www.who.int/health-topics/coronavirus, CDC (Centers for Disease Control and Prevention): , Viaggiare Sicuri: https://www.viaggiaresicuri.it/country/CHN. 

Intanto le autorità sanitarie cinesi hanno confermato dai 136 ai 140 nuovi casi in queste ore, compreso l’ultimo decesso. La Cina rassicura di avere intrapreso tutte le misure necessarie per affrontare l’epidemia di polmonite virale e conferma comunicazioni serrate con i Paesi in cui si è manifestato. A confermarlo sarebbe stato il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Geng Shuang, che ha parlato di programmi di prevenzione e di controllo, di cura dei pazienti e di gestione dei contatti stretti delle persone infettate. L’allarme, però, cresce comunque anche perché, negli ultimi giorni, gli scienziati dell’Imperial College di Londra hanno formulato l’ipotesi che possano essere in realtà molti di più i casi rispetto a quelli accertati ufficialmente dalle autorità cinesi. Gli esperti inglesi hanno riferito alla BBC che il numero di persone infette potrebbe essere intorno a 1.700.

Cresce anche la paura dell’aumento dei contagi, perché arriva proprio a pochi giorni dal Capodanno cinese, che ora rischia di diffondere ancora più rapidamente la malattia. Con lo spostamento di così tante persone gli scienziati temono una pericolosa diffusione del virus, come avvenne con la Sars, che tra il 2002 e il 2003 uccise tantissime persone.

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