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Un viaggio nel tempo sulla Transiberiana d’Italia – “1920”

Un viaggio nel tempo sulla Transiberiana d’Italia – “1920”

K metro 0 – Abruzzo/Molise – Esiste un luogo, in Italia, dove si può decidere di fare un viaggio su un convoglio d’epoca, un po’ a ritroso nel tempo, lasciandosi alle spalle le stazioni e i treni affollati e caotici, per provare almeno una volta la Ferrovia Sulmona- Carpinone- Isernia, la ferrovia più panoramica d’Italia.

K metro 0 – Abruzzo/Molise – Esiste un luogo, in Italia, dove si può decidere di fare un viaggio su un convoglio d’epoca, un po’ a ritroso nel tempo, lasciandosi alle spalle le stazioni e i treni affollati e caotici, per provare almeno una volta la Ferrovia Sulmona- Carpinone- Isernia, la ferrovia più panoramica d’Italia.

Un’escursione nel cuore dell’Abruzzo e del Molise tra Parchi Nazionali e Riserve Naturali che attraversa montagne e strette gole. Un viaggio “lento” alla scoperta dei piccoli e grandi centri dove la storia e le tradizioni sono custodite dalle comunità locali.

La Ferrovia in questione fu inaugurata nel 1897 e collegava l’Abruzzo con il Molise e su un percorso di circa 128 km si passava da un paesaggio collinare, fino a raggiungere un’altezza di 1200 metri.

Oggi, di questa tratta ferroviaria, restano aperti al traffico solo alcuni chilometri che separano Isernia da Carpinone, nella Regione Molise, mentre, il resto della linea, da qualche tempo, è attraversata solo da “treni storici” che hanno il privilegio di valicare aree collinari, paesini e montagne ricoperte di neve in inverno, e rigogliosi nella bella stagione.  La Transiberiana d’Italia parte da Sulmona, a 328 metri d’altezza, sale a quota 1.268 metri a Rivisondoli e Pescocostanzo, per scendere a Castel di Sangro a 793 metri slm. Risale fino a San Pietro Avellana e infine scende a 423 metri nella stazione di Isernia.

È come un immergersi in un paesaggio di luoghi lontani e d’altri tempi, come essere sulla ferrovia che collega Mosca a Vladivostok, poiché d’inverno la neve cade spesso sulle rotaie e sul paesaggio circostante e, guardando dal finestrino, il turista ha questa sensazione. A bordo di un convoglio storico con carrozze centoporte e terrazzini, realizzate tra il 1920 e 1930, trainate dal locomotore diesel D445.1145 per l’occasione colorato con la classica livrea FS verde e marrone, si può rivivere tutta l’atmosfera di quasi un secolo fa, quando i viaggiatori, seduti su quelle stesse panche di legno, avevano mete ben diverse da quelle turistiche.

Questo  percorso  della strada ferrata – “Transiberiana d’Italia” – è nato grazie alla collaborazione con  la Fondazione delle Ferrovie dello Stato, che promuove, tra l’altro, le ferrovie storiche, inserendo questa strada ferrata nel progetto Ferrovie senza tempo – e l’Associazione Le Rotaie,  già protagonista con un treno storico il 4 marzo 2012 e dal 2014 ha iniziato la  collaborazione con la Fondazione FS Italiane per far sì che questa linea rimanga ancora viva.

Durante il viaggio, lo staff presente a bordo, descrive la storia della ferrovia e la geografia del territorio, mentre una volta a terra, oltre alla musica che fa sempre da cornice, anche stands gastronomici per gustare la tipica tradizione culinaria, ma anche fare viste guidate in  musei, borghi antichi e tradizioni.

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