K metro 0 – Londra – Più di 60 migranti sono stati recuperati in mare mentre cercavano di attraversare il canale della Manica a bordo di piccole imbarcazioni. Di 49 persone a bordo di quattro barche se n’è occupata la polizia frontaliera, che le ha portate in Inghilterra, mentre alle altre due hanno pensato le
K metro 0 – Londra – Più di 60 migranti sono stati recuperati in mare mentre cercavano di attraversare il canale della Manica a bordo di piccole imbarcazioni.
Di 49 persone a bordo di quattro barche se n’è occupata la polizia frontaliera, che le ha portate in Inghilterra, mentre alle altre due hanno pensato le autorità francesi. Il ministero dell’Interno ha prontamente dichiarato che chiunque sia arrivato nel Regno Unito illegalmente verrà rispedito in Europa. Alcuni volontari hanno definito le parole del governo “dure” e “estremamente irresponsabili”. L’operazione di salvataggio è partita nelle prime ore del giorno, ieri, con l’aiuto di un elicottero della Guardia Costiera, un aeroplano e due imbarcazioni della polizia frontaliera. Una scialuppa è partita da Dover poco dopo la mezzanotte nel giorno di Natale. Le autorità francesi hanno tratto in salvo 14 migranti, alcuni dei quali avrebbero sofferto di ipotermia, dopo che un gommone si è trovato in difficoltà a largo della costa di Boulogne-sur-Mer. Sono stati accolti dalla polizia frontaliera e dallo staff medico una volta arrivati al porto francese.
Da gennaio, più di 120 persone arrivate in piccole imbarcazioni sono state rispedite in Europa, secondo quanto riportato dal ministero dell’Interno. Nello stesso periodo di riferimento, circa 1.800 sono riusciti ad attraversare la Manica. “La migrazione illegale è un’attività criminale. Coloro che hanno intenzione di arrivare nel Regno Unito illegalmente e i criminali che facilitano questo percorso stanno infrangendo la legge e mettendo a rischio vite umane”, si legge nel comunicato del ministero. “Quando qualcuno arriva sulle nostre spiagge, lavoriamo per riaccompagnarli in Europa”. Le autorità francesi hanno raddoppiato i controlli sulle spiagge con “droni, veicoli speciali e dispositivi di riconoscimento”. Bridget Chapman, della Kent Refugee Action Network, che lavora direttamente con i richiedenti asilo che arrivano per nave, ha definito la risposta del governo “vergognosa” per poi aggiungere che non è stata presa in considerazione la “legge internazionale”, in particolare la convenzione Onu sui rifugiati del 1951 – che stabilisce che “i rifugiati non debbano essere penalizzati per essere arrivati illegalmente”. “Non esiste un richiedente asilo illegale. Quelle del governo sono dichiarazioni da irresponsabili, politicamente motivate e progettate per promuovere sentimenti d’odio. Gesù era un rifugiato, lo vorrei ricordare al ministero dell’Interno. Avrebbero mandato indietro anche lui?”, ha concluso Chapman. Clare Moseley, fondatrice di Care4Calais, che incontra spesso migranti prima che provino ad attraversare la Manica, ha detto: “E’ deludente vedere il modo in cui ministero dell’Interno criminalizzi i rifugiati. Praticamente tutte le persone con cui lavoriamo in Francia hanno requisiti per la richiesta d’asilo” e ha poi sottolineato che il vero problema è che “non esistono vie legali e sicure per arrivare in Inghilterra ed essere ascoltati.
Sempre per quanto riguarda la cronaca, gli organi di stampa spagnoli ieri hanno rivelato che alcuni componenti di una famiglia britannica annegati in piscina durante la vigilia di Natale, il padre e due figli, non sapevano nuotare. Lo ha svelato proprio uno dei membri alla Guardia Civile, da cui pero non sono arrivati ulteriori commenti sulla faccenda. Qualche ora prima, il portavoce della Guardia Civile, Paco González, aveva annunciato la causa della morte, compresa attraverso l’autopsia, ovvero l’annegamento. Gli investigatori sono ora al lavoro per capire come sia andata veramente. Secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo El País dall’autopsia non sarebbero emersi segni di intossicazione o di colluttazione.