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Clima. Un Natale all’insegna dell’attenzione per l’ambiente

Clima. Un Natale all’insegna dell’attenzione per l’ambiente

K metro 0 – Londra – Il Natale appena trascorso è stato all’insegna di un’attenzione rinnovata per i temi climatici. Secondo il resoconto di Confesercenti, quest’anno è risultato più sostenibile e meno consumista rispetto a 10 anni fa. Ci si è infatti concentrati più sull’hi-tech e sui viaggi, soprattutto si fa più caso alla tutela

K metro 0 – Londra – Il Natale appena trascorso è stato all’insegna di un’attenzione rinnovata per i temi climatici. Secondo il resoconto di Confesercenti, quest’anno è risultato più sostenibile e meno consumista rispetto a 10 anni fa. Ci si è infatti concentrati più sull’hi-tech e sui viaggi, soprattutto si fa più caso alla tutela ambientale. I nuclei familiari si trovano in situazioni meno stabili rispetto agli anni scorsi ma la consapevolezza sul contributo che ognuno può dare è aumentata. Dalle condizioni economiche attuali consegue un maggiore interesse per la questione nuova per la questione, con l’ambiente e l’inquinamento tra le preoccupazioni più impellenti. Dieci anni fa lo erano solo per il 17% delle famiglie mentre ora per il 36%, più del doppio.

A sottolineare il cambiamento di rotta è stata anche la regina Elisabetta, che nel suo consueto messaggio alla popolazione Regno Unito si è definita ‘sorpresa’ per il dinamismo espresso dai giovani nei confronti della questione ambientale. “Le sfide che molte persone affrontano al giorno d’oggi sono diverse da quelle della mia generazione”, ha dichiarato la 93enne, adolescente ai tempi della seconda guerra mondiale. “Tuttavia, sono rimasta impressionata dai giovani che hanno dato un senso ai propri obiettivi, soprattutto indirizzandoli verso l’ambiente e verso il clima”. L’attivista svedese di 16 anni, Greta Thunberg, ha ispirato quest’anno milioni di ragazzi che hanno chiesto azioni concrete e tempestive per combattere il surriscaldamento globale. La sua protesta individuale è diventata infatti un movimento globale e l’ha portata a diventare l’individuo dell’anno per la rivista Time. Il figlio della regina, il principe Carlo, si batte da anni per gli stessi temi. Sulla questione è intervenuto anche il presidente del Bundestag – il parlamento tedesco – Wolfgang Schaeuble martedì. Quest’ultimo ha ricordato ai tedeschi che se vorranno combattere seriamente i cambiamenti climatici, dovranno cambiare drasticamente il loro stile di vita, a partire dalle vacanze. In un’intervista ai microfoni del Neue Osnabruecker Zeitung, Schaeuble, conservatore che durante la crisi del debito dell’euro-zona chiese austerità e disciplina ai Paesi meridionali, ha sottolineato come per salvare l’ambiente serviranno sacrifici. “Dovremo cambiare il nostro stile di vita. E’ un piacere volare alle Maldive o visitare Venezia ma in futuro dovremmo in parte farne a meno”. La questione climatica è in cima all’agenda del governo tedesco, guidato dalla cancelliera tedesca Angela Merkel.

Più di dieci giorni fa, invece, alcuni stati europei tra cui la Francia e la Gran Bretagna, hanno bloccato un pacchetto di norme che avrebbe conferito l’etichetta di “green” e “sostenibili” ad alcuni prodotti finanziari, Le preoccupazioni maggiori erano legate al fatto che l’operazione avrebbe potuto mettere a rischio gli investimenti sul gas e sul nucleare. La decisione ha bloccato l’intesa raggiunta dai parlamentari Ue e della presidenza finlandese del blocco, che avrebbe portato a un importantissima soluzione indirizzata verso gli investitori più sensibili alle tematiche ambientali, stabilendo uno standard globale sui titoli ‘verdi’ e altri prodotti finanziari. Tra le altre anche Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Slovacchia, Romania, Bulgaria e Slovenia si sono opposte all’iniziativa durante un meeting di diplomatici dell’Unione europea a Bruxelles. La mossa, infatti, sarebbe andata a compromettere gran parte dei progetti legati al nucleare e al gas, con il rischio di non poterli fare rientrare nella gamma di prodotti ‘sostenibili’. Il dietrofront è arrivato in contemporanea con l’annuncio del ‘Green Deal’ da parte della Commissione europea, un pacchetto di misure – di cui ancora non si conoscono i dettagli – per ridurre drasticamente nei prossimi anni le emissioni nocive.

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