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Russia e la politica di espansione che preoccupa l’Europa

Russia e la politica di espansione che preoccupa l’Europa

K metro 0 – Agenzie – Bruxelles – Il presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko, ha sconsigliato Mosca di attuare una fusione forzata, visto che un’operazione del genere potrebbe scatenare un conflitto. In un’intervista rilasciata martedì ai microfoni dell’emittente russa Ekho Moskvy, Lukashenko ha spiegato che l’occidente si schiererebbe sicuramente contro la Russia, l’unione delle due

K metro 0 – Agenzie – Bruxelles – Il presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko, ha sconsigliato Mosca di attuare una fusione forzata, visto che un’operazione del genere potrebbe scatenare un conflitto. In un’intervista rilasciata martedì ai microfoni dell’emittente russa Ekho Moskvy, Lukashenko ha spiegato che l’occidente si schiererebbe sicuramente contro la Russia, l’unione delle due nazioni, infatti, potrebbe essere considerato una minaccia. Le sue parole riflettono le tensioni tra i due alleati, alimentate dalla pressione del Cremlino per una maggiore integrazione della Bielorussia. Lukashenko ha ricoperto il ruolo di presidente nel Paese – che conta circa dieci milioni di abitanti -per più di un quarto di secolo, tollerando un modesto malcontento e facendo affidamento sull’energia e sui prestiti della Russia. Il Cremlino ha recentemente aumentato i prezzi dell’energia e ha cominciato a ridurre gli approvvigionamenti. Secondo Mosca, la Bielorussia dovrebbe accettare un’integrazione economica maggiore, se vorrà ancora sfruttare le risorse energetiche in futuro.

nel frattempo, Putin ha inaugurato Lunedì la linea ferroviaria che collega la Russia alla Crimea, penisola annessa da Mosca nel 2014.

L’apertura del traffico ferroviario sul ponte dello stretto di Kerch, che unisce il territorio russo alla Crimea “senza il consenso dell’Ucraina, costituisce un’altra violazione della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina da parte della Russia”, afferma in una nota il portavoce dell’Alto rappresentante Ue, Josep Borrell. “L’Ue non riconosce e non riconoscerà l’annessione illegale della penisola della Crimea da parte della Russia”.

“Il collegamento ferroviario costituisce un ulteriore passo avanti nell’integrazione forzata alla Russia della penisola annessa illegalmente, e nell’isolamento della Crimea dall’Ucraina, di cui rimane parte”, afferma il portavoce dell’Alto rappresentante. “Inoltre, il ponte limita il passaggio di navi attraverso lo stretto di Kerch verso i porti ucraini nel mare di Azov – continua -. L’Unione europea si aspetta che la Russia assicuri il libero passaggio senza ostacoli attraverso lo stretto, in linea con la legge internazionale”.

“L’Ue – conclude il portavoce – reitera il suo pieno supporto all’indipendenza, sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina all’interno dei confini riconosciuti a livello internazionale”.

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